RIDAP 2025-2028: una rete che cresce con l’Italia che cambia
Di Emilio Porcaro*
La Rete Italiana Istruzione degli Adulti (RIDAP) ha rinnovato per il triennio 2025- 2028 il proprio Accordo di rete, sottoscritto dai dirigenti scolastici dei CPIA e delle scuole con percorsi di secondo livello di tutto il Paese. È un passaggio che segna la continuità di un cammino avviato oltre dieci anni fa e che oggi assume un significato ancora più profondo: consolidare un sistema nazionale dell’istruzione degli adulti capace di fare rete, innovare e rispondere in modo coerente alle trasformazioni culturali, sociali e demografiche che attraversano il Paese. Costituita nel 2012, la RIDAP rappresenta oggi oltre 140 Istituzioni scolastiche con percorsi per adulti (CPIA e scuole di II livello), di tutte le regioni italiane. In questi anni la rete ha assunto un ruolo di coordinamento, rappresentanza e innovazione: dialoga con Ministeri, Amministrazioni centrali e periferiche, con enti locali e con il mondo del lavoro, promuovendo iniziative di promozione dell’offerta, formazione e sviluppo. Il rinnovo dell’Accordo per il triennio 2025-2028 conferma questa missione, rendendo la rete uno spazio aperto di progettazione condivisa e di confronto permanente tra i protagonisti dell’istruzione degli adulti. Tra i progetti più attesi del nuovo triennio spicca la prossima edizione di FIeRIDA, che si terrà a Termoli dal 13 al 15 aprile 2026 e che avrà come tema “L’intelligenza artificiale nel sistema di Istruzione degli Adulti”. La manifestazione, ormai riconosciuta come il principale appuntamento nazionale del settore, sarà dedicata a esplorare le potenzialità delle tecnologie intelligenti perla didattica, l’orientamento e il riconoscimento delle competenze, ma anche a interrogarsi sui loro limiti e sulle sfide etiche che pongono alla scuola del futuro. Non si tratterà di una riflessione astratta, ma di un confronto concreto su come l’intelligenza artificiale possa arricchire la relazione educativa e sostenere i docenti nei processi di personalizzazione dell’apprendimento. Si parlerà di sistemi adattivi per la formazione individualizzata, di piattaforme di scrittura e traduzione automatica per l’insegnamento dell’italiano L2, di ambienti di tutoring digitale capaci di riconoscere il ritmo e lo stile cognitivo di ciascun apprendente.
In diversi CPIA sono già in corso sperimentazioni che utilizzano assistenti virtuali per l’apprendimento linguistico, strumenti di riconoscimento vocale per la comprensione orale e applicazioni di analisi predittiva per prevenire l’abbandono formativo. Altri progetti esplorano l’uso dell’AI per la mappatura e il riconoscimento delle competenze pregresse, integrando dati provenienti da esperienze lavorative, formative e di volontariato in coerenza con framework nazionali ed europei. FIeRIDA2026 si annuncia così come un grande laboratorio nazionale dedicato a un’idea di intelligenza artificiale “etica, educativa e inclusiva”, al servizio della persona e non sostitutiva di essa: una tecnologia che amplifica le capacità umane, rende il sapere più accessibile e può contribuire a ridurre le disuguaglianze educative. La scuola degli adulti, proprio per la sua natura flessibile e accogliente, si propone come spazio privilegiato per sperimentare un uso dell’AI orientato alla giustizia educativa, alla partecipazione e alla crescita collettiva. Accanto all’innovazione tecnologica, la RIDAP guarda con sempre maggiore attenzione al mondo del lavoro. In questa direzione si colloca il progetto nazionale FAMI“L.O.R.R.- Lingua, Orientamento, Riconoscimento, Reti con i CPIA”, di cui la rete è beneficiaria capofila attraverso il CPIA2 metropolitano di Bologna. Il progetto, cofinanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021–2027 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sperimenta nuovi strumenti per valorizzare le competenze linguistiche e professionali dei cittadini stranieri e di tutte le persone che intendono riqualificarsi, promuovendo una connessione più stretta tra formazione, orientamento e occupabilità. Nei territori coinvolti si svilupperanno percorsi di “lingua per il lavoro”, micro-credential digitali e modelli innovativi di riconoscimento delle competenze, in linea con le strategie europee di reskilling e upskilling. Ma ciò che distingue l’esperienza della RIDAP è la visione sistemica che la sostiene: i CPIA non sono più soltanto scuole, ma veri e propri hub educativi territoriali, spazi di incontro e di collaborazione tra istituzioni formative, enti locali, centri per l’impiego, imprese, università e terzo settore.
In questa prospettiva, i CPIA diventano motori di un ecosistema territoriale per l’apprendimento permanente, in cui soggetti pubblici e privati cooperano per garantire a ogni cittadino la possibilità di apprendere lungo tutto il corso della vita, in modo flessibile e coerente con le esigenze del territorio. L’istruzione degli adulti si configura così come leva strategica perle politiche disviluppo locale, capace di connettere le dimensioni dell’inclusione sociale, della partecipazione civica e dell’occupabilità. Sempre più spesso i CPIA operano come sportelli di prossimità per l’apprendimento permanente, accogliendo chi rientra nel circuito dell’istruzione, chi cerca un nuovo lavoro o chi desidera aggiornare le proprie competenze. Questa funzione di hub si manifesta anche nella capacità di leggere i bisogni formativi dei territori e tradurli in proposte concrete, costruite in partenariato con i servizi pubblici e privati per il lavoro. In un’economia in rapido mutamento, i CPIA si affermano così come luoghi di transizione e di ripartenza, capaci di accompagnare le persone in percorsi di crescita, di inserimento e di cittadinanza attiva. Il nuovo triennio sarà anche l’occasione per rilanciare una proposta che la RIDAP intende portare all’attenzione delle istituzioni: l’istituzione di una Giornata nazionale dell’Istruzione degli Adulti.
Non una semplice celebrazione formale, ma un momento di riconoscimento pubblico e di riflessione collettiva sul valore dell’apprendimento permanente come diritto di cittadinanza attiva. Una giornata per raccontare le storie di chi, in età adulta, ha deciso di tornare a scuola; per valorizzare l’impegno di docenti, dirigenti e comunità educanti; e per ricordare che investire nella formazione degli adulti significa investire nella coesione, nell’innovazione e nella democrazia. L’urgenza di un appuntamento nazionale nasce da un contesto complesso, fotografato da tutte le principali indagini internazionali e nazionali. Le più recenti rilevazioni OCSE PIAAC e PISA collocano ancora l’Italia tra i Paesi con i livelli più bassi di competenze alfabetiche e numeriche nella popolazione adulta, con oltre un terzo dei cittadini che fatica a comprendere testi complessi o a risolvere semplici problemi matematici nella vita quotidiana.
I rapporti Censis e ISTAT segnalano una preoccupante tendenza alla denatalità e all’invecchiamento demografico: nei prossimi dieci anni la popolazione in età scolastica diminuirà sensibilmente, mentre crescerà quella in età lavorativa avanzata o già fuori dal mercato del lavoro. Questo scenario ridisegna radicalmente il panorama dell’istruzione. La scuola del futuro sarà sempre più chiamata a rivolgersi agli adulti, ai lavoratori in transizione, ai cittadini che cercano nuove competenze per non restare esclusi dai processi di innovazione tecnologica e produttiva. In un Paese che cambia, l’apprendimento permanente non è più una scelta opzionale, ma una condizione di cittadinanza economica e sociale. I CPIA rappresentano in questo senso una risposta concreta a fenomeni globali come la digitalizzazione, la mobilità migratoria e la trasformazione del lavoro: luoghi in cui l’educazione incontra l’inclusione e la formazione diventa un investimento collettivo sul capitale umano. La Giornata nazionale dell’Istruzione degli Adulti, che la RIDAP propone come appuntamento diffuso in tutte le regioni, potrà avere un duplice valore: simbolico e operativo. Simbolico, perché restituisce visibilità a un segmento del sistema educativo spesso trascurato ma strategico; operativo, perché può diventare un’occasione di confronto tra istituzioni, territori e reti sociali per costruire politiche integrate di apprendimento permanente. Sarà una giornata per accendere i riflettori su chi apprende, su chi insegna e su una scuola che ogni giorno cambia la vita delle persone – spesso in silenzio, ma con un impatto profondo sul futuro del Paese.
In questo scenario, la RIDAP, i CPIAe le scuole di secondo livello si confermano come presidio educativo e sociale fondamentale. L’istruzione degli adulti non è solo un servizio formativo, ma un’infrastruttura culturale essenziale per la coesione e la partecipazione. È il punto d’incontro tra le politiche per il lavoro, l’integrazione, la cittadinanza attiva e la crescita sostenibile. È il luogo dove l’apprendimento diventa strumento di emancipazione, di orientamento e di rinascita personale. A supporto di questa visione sistemica, un ruolo di rilievo sarà assunto dal Comitato Tecnico-Scientifico della RIDAP, coordinato dal dott. Alfonso Rubinacci, che rappresenta il punto di raccordo tra ricerca, innovazione e sviluppo professionale. Il Comitato, in continuità con le funzioni previste dall’Accordo di rete, opererà per promuovere studi e analisi sul sistema dei CPIA e sull’evoluzione del sistema nazionale dell’apprendimento permanente, contribuendo alla definizione di modelli organizzativi, didattici e valutativi coerenti con le strategie europee di reskilling e upskilling. Tra le attività previste figurano la promozione della giornata nazionale dell’Istruzione degli Adulti, la realizzazione di rapporti annuali di ricerca sull’istruzione degli adulti, la promozione di laboratori di innovazione pedagogica e digitale, nonché la collaborazione con università ed enti di ricerca nazionali e internazionali per il trasferimento di modelli e buone pratiche. Un’attenzione particolare sarà dedicata al rapporto tra CPIA e mondo del lavoro, con la sperimentazione di modelli di formazione flessibile, di micro-credential digitali e di dispositivi di riconoscimento delle competenze spendibili nei diversi contesti professionali. In tal modo, il Comitato si configura come una vera e propria cabina di regia scientifica al servizio dei CPIA e del sistema IdA, chiamata a orientare la rete verso un miglioramento continuo del sistema sulla base di evidenze, di dati comparabili e di una visione integrata dell’apprendimento permanente come diritto di cittadinanza.
Il nuovo triennio della RIDAP si apre dunque sotto il segno di tre parole chiave: innovazione, lavoro e cittadinanza. Innovazione come capacità di utilizzare le tecnologie in modo consapevole e umano; lavoro come alleanza tra formazione, impresa e sviluppo territoriale; cittadinanza come garanzia del diritto ad apprendere lungo tutto l’arco della vita. In un’Italia che invecchia ma non smette di cercare futuro, la scuola degli adulti rappresenta il cuore pulsante di una nuova stagione educativa: una scuola che non chiude mai, che accoglie, orienta, accompagnare la RIDAP, con il rinnovato Accordo 2025–2028, ne è la voce più autorevole, impegnata a rendere visibile un principio semplice ma decisivo: imparare non è un privilegio, è un diritto che dura tutta la vita.
*Coordinatore Rete Italiana Istruzione degli Adulti
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