Ribocciati gli alunni di Pontremoli

Aveva suscitato clamore nei giorni scorsi la vicenda dei cinque alunni non promossi di una classe prima delle scuola primaria di Pontremoli, tanto da scomodare, oltre alla stampa nazionale, anche prese di posizione di parlamentari.

Il ministero dell’istruzione era intervenuto anche a seguito di segnalazione-denuncia di alcuni genitori e aveva disposto un’ispezione.

Sulla base degli accertamenti, gli scrutini sono stati annullati ed è stato disposto che venissero rifatti, perché, a quanto sembra, l’eccezionale decisione adottata dai docenti non risultava sufficientemente motivata.

I docenti della classe si sono riuniti nuovamente per valutare caso per caso la situazione scolastica degli alunni e, al termine, hanno confermato il loro giudizio negativo per tutti, compreso l’alunno disabile.

Il dirigente scolastico ha immediatamente avvertito l’Ufficio scolastico regionale della Toscana di quanto deciso, dichiarando di avere, comunque, la coscienza a posto.

Sembra che alla base della decisione vi sia anche la condizione particolare della classe, molto numerosa (peraltro come altre classi della stessa scuola), ma la richiesta del dirigente per ottenere un’altra prima classe era caduta nel vuoto. Per questo nei mesi scorsi si era costituito un comitato di genitori che aveva fatto ricorso (vincente) al Tar contro le classi pollaio.

Ma cosa dice la legge a proposito di bocciature nella scuola primaria?

Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. (art. 3 legge 169/2008). Ma non è mai stato chiarito quali possano essere i casi eccezionali comprovati da specifica motivazione.

Dopo Pontremoli è forse ora sarà il caso di farlo.