Riapertura delle scuole: ipotesi tamponi a tutti gli studenti

Scuole nuovamente aperte subito dopo Pasqua anche nelle zone rosse. Ma con tamponi rapidi a cui sottoporre tutti gli studenti. Sarebbe questa, secondo quanto riporta Repubblica, la proposta che il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi avrebbe fatto al commissario per la lotta al Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

La risposta si fa ancora attendere, ma si avverte l’accelerazione delle politiche di difesa del ministero dell’Istruzione con l’arrivo di Agostino Miozzo, già coordinatore del Comitato tecnico scientifico e da un mese collaboratore del ministro.  Il test sugli studenti, secondo le indicazioni di Miozzo, dovrebbe essere ripetuto ogni settimana e in caso di positività sarà effettuato un tampone molecolare a tutta la classe.

Resta in pedi l’ipotesi di utilizzare staffette di Protezione civile con medici dell’Esercito per circoscrivere eventuali contagi appena individuati.

Quella dei tamponi a tutti gli alunni potrebbe essere in effetti la strada da percorrere per tornare a scuola, anche se guardiamo a quello che accade fuori dal territorio nazionale. In Gran Bretagna, per esempio, a tutte le famiglie degli studenti, in occasione della riapertura delle scuole dello scorso 8 marzo, è stato infatti inviato a casa due volte a settimana un kit di tamponi da effettuare regolarmente, mentre i ragazzi delle scuole superiore vengono sottoposti al test anche a scuola. Precisando che non è obbligatorio sottoporsi al test, è stato specificato che la campagna era a scoprire i casi asintomatici prima della riapertura della scuola. “Sappiamo che una persona su tre contagiata dal Covid non presenta sintomi così un controllo regolare con i test significa tenere lontani da scuole e università i casi positivi”, aveva dichiarato il ministro della Sanità, Matt Hancock.