Riapertura delle scuole, Draghi: ‘Dare ai ragazzi almeno un mese di scuola in presenza. Mettere in sicurezza i fragili consente di riaprire’

Conferenza stampa a Palazzo Chigi del premier Mario Draghi seguita all’incontro con gli enti locali sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si è parlato di Recovery Fund, di vaccini e di riaperture che devono andare di pari passo con la campagna vaccinale. La scuola protagonista delle prime dichiarazioni del presidente del Consiglio.

“Se chiedete a me, io voglio rivedere il Paese aperto, a partire dalle scuole. L’obiettivo è dare ai ragazzi almeno un mese di scuola in presenza. Devono chiudere l’anno insieme”, ha detto Draghi.

 “Una delle ragioni di chiusura delle scuole fu che i ragazzi tornano a casa e contagiano i genitori o i nonni. Ecco, mettere in sicurezza la categoria dei più fragili e anziani, consente di riaprire le scuole.”

La didattica a distanza è stata meglio di niente – ha dichiarato il Premier – anche se ci sono state molte disparità nelle varie zone del Paese“.

Sull’allentamento delle misure, il premier ha sottolineato che “quanto più celermente si procede con le vaccinazioni, tanto più si procederà con le riaperture”. Draghi ha però ribadito che solo garantendo la tutela vaccinale alle categorie a rischio sarà possibile pensare di farlo. “Non ho una data — ha precisato il premier — perché dipenderà dai dati di diversi parametri. Uno è sicuramente quello dei contagi, ma anche quello delle vaccinazioni sarà fondamentale”.