Retribuzione legata al merito? Negli USA non funziona
Negli USA ci hanno provato più volte, in contesti locali diversi (dalla ricca California a piccoli distretti di campagna), ma l’esito è sempre lo stesso: la retribuzione legata al merito crea più problemi di quelli che risolve. Se ne era parlato anche nel quadro del rinnovo del contratto degli insegnanti italiani, ma l’idea – che era quella di assegnare un compenso aggiuntivo ai docenti i cui allievi ottengono i migliori risultati – si è rivelata impraticabile. Nel numero di giugno di “Tuttoscuola“, attualmente in distribuzione, si dà ampia informazione sul dibattito in corso sul “merit pay” negli USA, e sulle vicende che hanno portato al rinnovo del contratto della scuola in Italia. Un contratto, sottoscritto dai sindacati CGIL-CISL-UIL-SNALS (con la GILDA in posizione di attesa), che non concede nulla a questa prospettiva, e che anzi consolida la struttura tradizionale delle retribuzioni, come la rivista spiega in un apposito, documentato servizio . Il numero in edicola di “Tuttoscuola” contiene inoltre una serie di articoli e servizi su altri temi d’attualità come il bullismo, gli anticipi di iscrizione, le commissioni d’esame di maturità, la scuola nel Mezzogiorno, lo stato attuale dell’università.
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