Rete Nazionale delle Scuole Smart, Iacoianni: ‘Verso l’osservatorio delle scuole smart’

Della Rete Nazionale Scuole Smart fanno parte scuole da ogni parte della Penisola che hanno aderito al progetto, proposto dal Liceo Classio ‘Telesio’ di Cosenza, la cui finalità è di voler innovare l’Istituzione Scolastica nei servizi amministrativi e contabili, nelle attività funzionali all’insegnamento ed anche con forme integrative di didattica digitale; pertanto” afferma l’ing. Antonio Iaconianni, dirigente del Liceo “Telesio”, nonché presidente della Rete Nazionale Scuole Smart “i due nostri hashtag sono #indietrononsitorna e #anticipiamoilfuturo“.
 
La Rete, tra le altre finalità, si propone di promuovere la diffusione dello smart working e dello smart learning, DaD, DDI nel mondo dell’istruzione con il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione (con il quale abbiamo avuto una interlocuzione tempo addietro) e con il contributo di tutte le Istituzioni Scolastiche e la comunità dei dirigenti scolastici, dei docenti, del personale ATA, degli studenti e delle famiglie.
 
E’ necessario – continua Iaconianni – condividere con le Scuole della RNSS obiettivi strategici, metodologie, didattiche innovative e promuovere attività di ricerca-azione finalizzate alla gestione del lavoro agile nonché favorire il rinnovamento metodologico-didattico delle discipline del curricolo. Ed ancora, formulare proposte in ordine agli strumenti – hardware e software – da utilizzare, alle modalità di erogazione del servizio, sincrono ed asincrono –videoconferenze e/o streaming e/o webinar-, e riguardo gli aspetti didattici, la metodologia da seguire nell’ambito della sperimentazione, al fine di garantire a tutti gli utenti la qualità del servizio ed in particolare agli studenti una formazione adeguata, attraverso il conseguimento delle conoscenze, abilità e competenze, così come definite dalle Indicazioni nazionali”.
 
“Siamo in campo per elaborare proposte che, in seguito all’introduzione delle nuove tecnologie e metodologie, possano migliorare il servizio in lavoro agile di tutte quelle attività funzionali all’insegnamento. Abbiamo in animo anche la realizzazione di un Osservatorio della Scuola Smart per la raccolta di informazioni di monitoraggio e la rilevazione dei più significativi processi messi in campo in ambito tecnico e metodologico. In questi ultimi tempi poi, nonostante la pandemia, abbiamo realizzato due importanti eventi nazionali: il primo nel mese di maggio, interamente online, sul tema: ‘Lo Smart Working: nuove prospettive di organizzazione del lavoro nella scuola che cambia’; ed il secondo nel mese di gennaio con base al Liceo ‘Manzoni’ di Caserta, ma poi online in tutta Italia, su un utilizzo consapevole del PNRR per una scuola davvero smart. Si è trattato di incontri nei quali sono stati formulati obiettivi strategici, metodologie tecniche con la necessaria promozione di attività di ricerca-azione finalizzate al rinnovamento tecnologico e conseguentemente metodologico-didattico dell’azione in smart alla luce della definizione degli obiettivi di apprendimento e delle competenze che gli studenti devono acquisire e favorendo in ogni modo il lavoro agile degli uffici di segreteria e degli insegnanti. La nostra Rete – ha concluso il Presidente – è ormai una realtà autorevole a livello nazionale e, tra mille difficoltà, stiamo cercando di traghettare la scuola non nel futuro, ma almeno nella contemporaneità. Manifestiamo ai nostri interlocutori istituzionali l’esigenza che su alcuni aspetti operativi che ci ha lasciato questa terribile pandemia, non si torni indietro: soprattutto sull’organizzazione del lavoro che sia davvero smart, razionalizzata e per obiettivi. Abbiamo l’urgenza di una scuola che concretamente aiuti il Paese in questo momento di transizione ecologica epocale e certamente lo smart working sarà un grande contributo a ciò. E’ stata poi ribadita, in ogni sede, la nostra piena convinzione che la didattica debba essere in presenza, ma non dobbiamo escludere inserti di didattica digitale per attività integrative o per particolari necessità. Sono tanti i dirigenti scolastici che dimostrano apertura e sensibilità verso le nostre istanze, apprezzando il lavoro che stiamo facendo in questi mesi e la campagna di sensibilizzazione nazionale che stiamo portando avanti perché la scuola possa essere traghettata nel nostro tempo, perché sia una scuola più funzionale al lavoro dei docenti, più in sintonia con le istanze degli studenti e delle famiglie e soprattutto sia al passo con i tempi”.
 
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