Rete degli studenti: valutazione da ‘rivoluzionare’

Si avvicina il nuovo anno scolastico, preceduto dall’ultimo scrutinio del 2011-2012 , e riprende sui giornali e in rete il dibattito sui voti e sulle bocciature. A scendere in campo sul tema è oggi la ‘Rete degli studenti’ che in una nota giudica “a dir poco imbarazzanti” i dati ministeriali su bocciature e debiti scolastici: “Un sistema scolastico di istruzione superiore all’interno del quale, per l’ennesimo anno scolastico, il 27,1% degli studenti risulta bocciato e il 70,3 con almeno una insufficienza al termine del primo quadrimestre, è un sistema scolastico fallimentare, strutturalmente sbagliato e che a nostro avviso necessita di un processo di riforma complessivo”.

Quale riforma? La Rete degli Studenti non entra nel merito, ma afferma che “Un processo di riforma deve porre le basi sul pensiero degli studenti, gli unici che vivono la scuola quotidianamente sulla propria pelle, un cambiamento necessario che non si sta concretizzando nella pratica e nell’attività di questo governo e del ministro Profumo, che ha lasciato le grosse carenze strutturali del sistema scolastico completamente intatte”.

Secondo il sindacato studentesco (come si autodefinisce la Rete) è “arrivato il momento in Italia di rivoluzionare la scuola, insieme, nell’interesse degli studenti, dei genitori, degli insegnanti e del Paese tutto. E crediamo che due punti di partenza fondamentali – conclude la nota – siano certamente il rinnovamento del sistema didattico e il sistema di valutazione attualmente utilizzato in Italia”.

E’ possibile, considerato l’accenno a una riforma basata “sul pensiero degli studenti”, che la RdS pensi a un modello di scuola secondaria più flessibile e personalizzata e che comunque azzeri la dispersione: se l’idea è questa, a nostro avviso andrebbe tenuta in considerazione visto che, come Tuttoscuola ha in diverse occasioni rimarcato, i sistemi scolastici che ottengono i migliori risultati nelle indagini comparative internazionali sono anche quelli meno selettivi: Corea, Giappone, Finlandia.