Reperite le risorse per Commissioni 2004/2005

L’on. Antonio Rusconi, relatore della nuova legge sulla modifica dell’esame di Stato, si dimostra particolarmente soddisfatto della veloce approvazione del provvedimento: “Evidenzio alcune considerazioni di carattere didattico-educativo: un maggior rigore nella prova d’esame, con il ritorno dello scrutinio per essere ammessi, con l’obbligo di aver saldato i debiti contratti negli anni precedenti, il ritorno delle commissioni d’esame miste, oltre al presidente esterno al quale potranno essere affidate non più di due classi, i premi all’eccellenza degli studenti, con incentivi di natura anche economica, per un importo di 5 milioni di €uro, finalizzati alla prosecuzione degli studi; i percorsi di orientamento nell’ultimo anno di studi, che permettano agli studenti di scegliere con più consapevolezza il corso di laurea idoneo, anche con la partecipazione in classe di docenti universitari.

D’altra parte non può essere casuale che in questi anni di verifica solo interna, sia cresciuto a dismisura il numero dei privatisti provenienti da alcuni “diplomifici” specializzati, che nulla hanno a che fare con la serietà delle proposte di molte scuole paritarie. Basterebbe a questo proposito leggere il documento della Federazione italiana delle scuole cattoliche. In effetti, il punto di evidente fragilità del tipo di esame esistente era il rischio di ripetere, con diverse modalità, verifiche svolte in classe poche settimane prima e la verifica non coinvolgeva neanche l’autorevolezza di programmi del docente, visto che lo stesso si identificava con il commissario d’esame e non poteva essere valutato, anche se indirettamente, da una commissione esterna. Va infine rafforzato il concetto che il confronto con un esaminatore esterno offre il valore di un’occasione di crescita e di una prima prova di presentazione delle proprie capacità, in vista di futuri colloqui di lavoro, ai quali in genere molti studenti giungono impreparati.

Infine sono lieto che il Governo abbia approvato il mio ordine del giorno, che – finalmente – prevede le risorse per le Commissioni d’’esame del 2004/2005, che il Ministro Moratti aveva dimenticato”.