Regno Unito: in pensione a 65 anni? Coro di no

Anche nel Regno Unito, come in Francia, l’idea di allineare l’età della pensione tra dipendenti pubblici e lavoratori del settore privato non piace. In Gran Bretagna l’età attualmente prevista per gli insegnanti è di 60 anni, ma il governo sarebbe intenzionato ad alzarla a 65, che è l’età prevista per i lavoratori dell’industria.

I sindacati della scuola preannunciano un’opposizione durissima, anche se va ricordato che nel Regno Unito si può (e si potrà anche in futuro) andare in pensione anche a meno di 60 anni, con tagli sulla pensione percepita. Ma finora la pensione piena poteva essere conquistata a 60 anni, mentre domani – se il governo concreterà il suo progetto di risanamento della previdenza pubblica – bisognerà aspettare i 65.

Il “Department for Work and Pensions” è stato chiarissimo: il nuovo limite di età varrebbe anche per i dipendenti attualmente in servizio (salvo quelli già vicini ai 60), e non solo per i nuovi assunti.
Secondo i sindacati, ma anche a giudizio di molti ricercatori, la maggior parte degli insegnanti a 60 anni è già sfinita (worn out), e se questi docenti restassero in servizio le scuole, e lo stesso sistema pensionistico, ne ricaverebbero più danni che vantaggi. Crescerebbero infatti la demotivazione e la propensione ad assentarsi anche in caso di malanni di lieve entità.