Recupero dei debiti scolastici: CGIL e CISL danno giudizi opposti
Secondo Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, l’ordinanza ministeriale sui debiti formativi, firmata la scorsa settimana dal ministro Fioroni, costituisce una “preziosa occasione” con la quale la scuola assume con chiarezza l’impegno a non abbandonare nessuno.
“La serietà che la scuola esige e chiede è la serietà su cui impegna in primo luogo se stessa“, afferma il sindacalista, e ciò “rende possibile ricostruire una chiara intesa e un rapporto di fiducia tra ragazzi, famiglie e scuola“.
Promozione a pieni voti per il ministro, dunque, sulla quale non sembra affatto concordare la Flc-Cgil, che al contrario ribadisce in una nota “tutte le perplessità” già in precedenza manifestate “soprattutto in merito alla ‘sospensione del giudizio’ per il periodo estivo in caso di insufficienze“. Una decisione presa senza nessun confronto con le organizzazioni sindacali – che hanno appreso dai giornali l’avvenuta emanazione dell’ordinanza ministeriale – lamenta il sindacato, secondo il quale “il sospetto di un ritorno a veri e propri esami di riparazione è più che confermato“, come dimostra la fissazione un calendario per tutta la scuola per i mesi estivi e la collocazione dello scrutinio definitivo entro il 31 agosto.
Per quanto riguarda il ricorso a personale esterno l’ordinanza esclude solo il ricorso ad organizzazioni “profit”, protesta la Flc-Cgil, e in alcuni punti “presenta ingerenze in materie che appartengono alla contrattazione di scuola“. Insomma una bocciatura su tutta la linea, che non sembra destinata a migliorare i rapporti tra i due maggiori sindacati confederali.
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