Reclutamento dei dirigenti scolastici, una proposta dell’ANP

Aumento dei 1500 posti previsti per l’annunciato concorso ordinario e riduzione da nove a sei mesi del corso di formazione, indizione di un nuovo concorso riservato a tutti i docenti che abbiano svolto almeno un anno di incarico di presidenza, ammissione direttamente alle graduatorie finali di merito al concorso (riservato o ordinario) dei candidati ammessi con riserva e risultati non vincitori all’attuale concorso riservato per i triennalisti, azzeramento del sistema degli incarichi di presidenza, utilizzazione delle graduatorie degli idonei, indizione di un nuovo concorso ordinario al 1 settembre 2006.
Sono queste le principali proposte che l’Associazione Nazionale Presidi ha presentato (www.anp.it) per tentare di fornire soluzioni organiche all’annoso e complesso problema del reclutamento della dirigenza scolastica.
La proposta esce all’indomani della comunicazione ministeriale dell’avvio di procedura per l’emanazione del bando di concorso ordinario per l’assunzione di 1500 nuovi dirigenti scolastici. Bando che è atteso, nella migliore dell’ipotesi, non prima di settembre-ottobre prossimi.
Insomma l’Anp, che in più occasioni ha invocato per i docenti una carriera meritocratica, per la dirigenza scolastica sembra proporre più una omologazione di status individuali che un discorso di qualità e di selezione dei migliori. La pluralità dei processi di innovazione (autonomia scolastica, attuazione del federalismo, devoluzione etc) impongono viceversa una rinnovata considerazione del sistema delle professionalità e della dirigenza scolastica.
Sarebbe pertanto necessario garantire lo svolgimento di procedure di selezione e di reclutamento in modo continuo e correlato all’effettiva esigenza di copertura di tutti i posti di organico.
L’Anp segnala, tra i tanti elementi della situazione precaria del reclutamento, che al prossimo settembre, se tutti i concorsi riservati saranno espletati e i vincitori nominati, ci saranno ancora da 1300 a 1500 sedi prive di titolare che tali rimarranno forse un biennio; ci sono non meno di 250 candidati al concorso riservato collocati in posizione utile nelle graduatorie finali, ma gravati da una
ammissione con riserva in attesa della decisione del proposto ricorso giurisdizionale.
Ma la disponibilità di posti oltre il plafond autorizzato non può essere un via libera per “scorciatoie”.