Rapporto sui 100 giorni di governo: l’esecutivo ricorda ‘La scuola in chiaro’

Maggiore trasparenza sugli istituti scolastici italiani, più informazioni per le famiglie che stanno per iscrivere i figli a scuola e semplificazione del lavoro delle segreterie scolastiche“. Sono i principali obiettivi del nuovo progetto “La scuola in chiaro” che, attraverso il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (www.miur.it), fornisce dati continuamente aggiornati su ogni singola scuola e faciliterà la scelta delle famiglie. Lo ricorda il sito del Governo tracciando un bilancio del lavoro (il riferimento è a pagina 28) avviato in questi primi cento giorni dal suo insediamento.

Con l’inserimento di alcune semplici informazioni potranno procedere all’iscrizione dei propri figli per l’anno scolastico 2012/2013“. Il nuovo progetto coinvolge 11mila scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, circa 8 milioni di studenti e 2 milioni di famiglie.

Scuola in chiaro rappresenta il primo passo verso un’ amministrazione più moderna e trasparente che, attraverso la rete internet, mette a disposizione dei cittadini tutte le informazioni necessarie, per accedere ai servizi e scegliere con consapevolezza dove iscrivere i propri figli. Questo strumento rappresenta anche un’occasione per le istituzioni scolastiche del Paese, che potranno fornire tutti i dati in proprio possesso sull’offerta didattica e la qualità degli istituti, con l’auspicio che il confronto reciproco inneschi meccanismi di miglioramento dell’intero sistema scolastico“.

Verranno così valorizzati anche gli interventi aggiuntivi predisposti a valere sui Fondi strutturali europei, attraverso i quali si sta operando su aumento delle competenze di base e di inglese, contrasto alla dispersione scolastica in contesti mirati (attraverso una modalità di azione innovativa basata su team specialistici territoriali), raccordo scuola-lavoro“.

Alla ricerca oltre 1,6 miliardi di euro: “Sono stati stanziati oltre 1,6 miliardi di euro dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a disposizione degli Enti e delle Istituzioni di Ricerca. Un piano organico che permette ad ogni singolo istituto di procedere nel campo della ricerca”.