Rapporto Lombardia/2. Se Milano è solo 18.ma e Como 68.ma (e ultima)

E non conta neanche essere Comune capoluogo, dove quindi verosimilmente si indirizza maggiormente l’attenzione su base provinciale. Nella graduatoria dei comuni con più di ventimila abitanti, infatti, i primi 17 posti sono occupati da comuni non capoluogo. E dopo Milano (18.ma) e Lodi (19.ma), seguono altri 28 Comuni non capoluogo, prima di arrivare a Monza (48.ma). Dal 48° al 68° e ultimo posto insomma compaiono 10 dei 12 capoluoghi di Provincia, 6 dei quali si collocano sotto la media regionale.

Approfondendo ulteriormente l’analisi dei dati si scopre che escludendo le province dove il Comune capoluogo è l’unico con più di 20 mila abitanti (Lodi, Sondrio e Lecco), nelle restanti 9 in 5 casi il Comune capoluogo è il peggiore dei Comuni di quella provincia. Negli altri 4 casi: Monza è 11° sui 13 Comuni della provincia; Milano è 12° su 28 Comuni della provincia, Pavia seconda su tre e solo il Comune di Mantova fa meglio (di pochissimo) dei due comuni sopra i 20 mila abitanti della provincia (e comunque si pone sotto la media dei comuni lombardi considerati).

In linea di massima si può dire che i molti Comuni che fanno meglio di quasi tutti i capoluoghi di Provincia (nella veste di Comuni) devono la loro buona posizione di graduatoria principalmente al loro impegno nell’area ‘Organizzazione e servizi’ (migliore rapporto alunni/classe, più tempo pieno, più mense ecc.). Ma non è sempre così. Cassano Magnago capeggia la classifica grazie alla maggiore disponibilità di Strutture e risorse e alla buona performance in Risultati scolastici.

Como (Comune) deve la sua ultima posizione in classifica soprattutto alla scarsità di Strutture e risorse: eppure fa molto bene quanto ai Risultati scolastici. La qualità nella scuola in Lombardia, insomma, risulta plurale, articolata, multidimensionale. Uno scenario di notevole complessità, che il Rapporto di Tuttoscuola aiuta a cogliere e a decodificare.