Raffica di ricorsi contro il decreto ministeriale delle graduatorie

A meno di una settimana dalla pubblicazione del decreto ministeriale n. 44 del 12 maggio scorso, l’Anief, l’associazione sindacale nota per sostenere le rivendicazioni del personale precario della scuola per via giudiziaria, ha già proposto una batteria di ricorsi contro il decreto, articolati in ben 17 tipologie diverse di impugnative.

In un suo comunicato l’Anief elenca i ricorsi annunciati, invitando i precari, con la modica spesa di 150 euro, ad aderire. Tutti i ricorsi proposti riguardano, naturalmente, le graduatorie ad esaurimento, con l’obiettivo, a seconda dei casi, di ottenere il riconoscimento di punteggi non previsti dalla tabella ufficiale allegata al decreto oppure per ottenere, addirittura, un nuovo inserimento nonostante, come si sa, si tratti di graduatorie chiuse ad esaurimento.  

Ce n’è per tutti i gusti e tutte le cause. I ricorsi spaziano dalla richiesta del punteggio per il servizio militare o per l’abilitazione in strumento musicale, al riconoscimento dei 6 punti aggiuntivi del titolo SSIS o a quello per servizio prestato per più di 180 giorni in più scuole. Vi è un ricorso per l’inserimento in graduatoria dei docenti con abilitazione prima del biennio 2009-10 e per quelli che l’anno conseguita dopo quel biennio.

Viene anche proposto ricorso per l’inserimento nelle graduatorie dei docenti in possesso del diploma magistrale avente valore abilitante ai sensi della normativa vigente oppure per l’inserimento con riserva nelle graduatorie dei docenti che hanno in corso una procedura di abilitazione in quanto iscritti a corso universitario (SFP) o Afam in Italia

Una macchina da guerra giudiziaria per tutti i gusti e per tutte le aspettative.

Forse, alla fine, qualcuno di quei 17 ricorsi potrebbe anche fare centro.

Lo sperano i “disperati” delle graduatorie ad esaurimento alla ricerca di una carta vincente per la speranza del posto stabile.