Quota 96: protesta a Montecitorio

Protesta dei lavoratori ‘quota 96’ oggi e domani davanti a Montecitorio e giovedì con un sit in davanti al ministero dell’Istruzione insieme ai precari della scuola dell’infanzia e primaria. Seguiranno altre iniziative regionali e nazionali per tenere alta – spiegano i Cobas che sostengono la protesta – l’attenzione e la pressione in vista del 10 aprile, “termine entro il quale il governo, su richiesta delle commissioni Lavoro e Bilancio, dovrà esprimersi in merito al reperimento delle risorse finanziarie per restituire immediatamente ai Quota 96 il sacrosanto diritto alle pensione“.

Per i lavoratori della scuola nati nel 1951 e 1952, che avrebbero raggiunto Quota 96 entro dicembre 2012 (61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi) si allontana di nuovo il sacrosanto diritto, riconosciuto da tutti i partiti in Parlamento, dopo essere stato brutalmente negato dalla ‘riforma Fornero’ – ad andare in pensione. Il governo ha dato parere negativo alla copertura individuata in Commissione, mostrando, malgrado le chiacchiere di Renzi sulla centralità della scuola, un particolare accanimento nei confronti di docenti e Ata, prigionieri dell’arbitrio di Monti, Fornero e ora di Renzi. L’ignobile blocco, anche fino a 6-7 anni, del loro diritto alla pensione non ha neanche sfiorato – sottolinea Piero Bernocchi, leader dei Cobas – categorie amiche della casta (i militari, i dipendenti delle Camere ecc..)“.

Il pensionamento dei circa 4000 docenti e Ata interessati permetterebbe l’assunzione a tempo indeterminato di 4000 precari.