Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Quindicenni italiani al microscopio

Come sono gli studenti italiani a 15 anni? Alla domanda ha provato a rispondere un’indagine Ocse – Pisa in base alla quale il risultato nazionale – almeno per alcune aree disciplinari – appare meno deprimente di quello che si poteva temere. Nella lettura e nelle scienze infatti i nostri ragazzi sono persino più preparati di quelli del Nord Europa.

Lo stesso non può dirsi purtroppo per la matematica. Illustrata a Torino, l’inchiesta ha quindi portato una minima ventata d’ottimismo, pur mettendo in evidenza che il 20-25% di adolescenti italiani non ha alcuna competenza, ne’ per proseguire gli studi ne’ per entrare nel mondo del lavoro. A parte il gap rilevato in matematica, le competenze in capacità di lettura, di ragionamento scientifico e di ‘problem solving’, ovvero di affrontare e risolvere un problema, vede le macro-regioni del Nordest e del Nordovest dell’ Italia in posizione analoga a quelle di Francia, Svizzera, Austria; e migliore addirittura rispetto a Germania e Stati Uniti. Luciano Abburra’, dirigente di ricerca dell’ Ires-Piemonte, osserva, però, che mentre negli altri Paesi non si rilevano grandi differenze tra una regione e l’altra, in Italia la situazione è ancora molto eterogenea.

“Nelle regioni meridionali e insulari – osserva – i punteggi sono decisamente più bassi della media nazionale”. Al successivo dibattito, organizzato da Miur, Ires e Regione Piemonte, sono intervenuti, Maria Teresa Siniscalco,titolare di importanti incarichi di collaborazione con organismi internazionali, Andreas Schleicher che segue PISA a Parigi, Rolf Becker dell’ universita’ di Berna, Christian Nidegger del dipartimento della Pubblica Istruzione di Ginevra.

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