Quasi la metà dei ragazzi ha scelto i nuovi licei

Riforma della secondaria superiore anno secondo. Quali nuovi percorsi scolastici o formativi hanno scelto i ragazzi che escono quest’anno dalla scuola media?

A pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico, il Miur, attraverso il proprio servizio statistico, presenta un quadro molto interessante e puntuale delle scelte effettuate dai 580.622 studenti (il 99% dei frequentanti l’ultimo anno della secondaria di I grado, esclusi quelli della Val d’Aosta e del Trentino-Alto Adige), pubblicato nei giorni scorsi come Focus sulle iscrizioni 2011-12.  

Grazie anche all’anagrafe dello studente attivata da questo anno scolastico, il dato non è frutto di stime, proiezioni o indagini campionarie, ma rappresenta l’effettiva situazione delle scelte che andranno a caratterizzare a settembre gli assetti della scuola secondaria superiore riformata. E non mancano le sorprese.

Un primo confronto con le scelte dell’anno scorso, quando il raffronto tra vecchi e nuovi ordinamenti era in parte viziato dalla non completa identificazione delle precedenti opzioni, consente di rilevare le effettive variazioni intervenute che segnano ben tre punti in percentuale a favore dei licei (dal 46,2% al 49,2%) e la tenuta, con aumento di quasi mezzo punto in percentuale, dei nuovi tecnici, mentre gli istituti professionali scendono di ben 3,4% punti in percentuale, attestandosi ad un modesto 18,7% di gradimento.

Si tratta di variazioni medie nazionali che hanno nella Lombardia la situazione di maggiore risalto con un +4,5% per i licei, un +1,3% nei tecnici e un -5,8% nei professionali.

Il fenomeno che merita di essere evidenziato – commenta il Servizio Statistico – è rappresentato dalla crescita in ambito tecnologico-scientifico: i ragazzi che hanno optato per lo scientifico con indirizzo Scienze applicate (+2%) e il ramo tecnologico degli Istituti tecnici (+1,1%), nel complesso, fanno rilevare una crescita del 3,1% rispetto alle iscrizioni dell’anno scorso”.

Aumenti e decrementi non sono tuttavia omogenei sul territorio nazionale, facendo prevedere che le scelte delle famiglie davanti al nuovo quadro della superiore riformata hanno bisogno ancora di conoscenze e orientamenti adeguati.