Una corrispondenza dell’ANSA dalla Russia riferisce che Vladimir Putin, in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, ha tenuto una vera e propria lezione di fronte agli studenti di una scuola di Jaroslavl (antica città sul Volga che ha recentemente celebrato il suo millenario), lezione trasmessa in contemporanea in molti altri istituti.

Si è trattato di un appello ai giovani, non privo di accenti nazionalisti (anche per questo la scelta logistica è caduta su una città le cui origini affondano nel medioevo russo, e il cui centro storico è patrimonio dell’Unesco), ad impegnarsi da subito sulle nuove frontiere della scienza e della tecnologia “per non perdere il treno del futuro”: chi sarà in grado di “domare l’intelligenza artificiale”, ha detto il presidente russo,“diventerà signore del mondo”.

È significativo che Putin abbia voluto rivolgersi direttamente ai giovani, tra i quali cresce la popolarità del suo avversario Navalny, avvocato e blogger protagonista di iniziative di protesta contro la corruzione. Agli studenti egli ha parlato con crudo realismo, stabilendo una diretta correlazione tra l’impegno educativo sul versante dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione e il destino futuro della Russia nei rapporti internazionali. Chi avrà fatto più progressi nel settore dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni anche militari avrà una posizione di predominio. “Quando i droni di una delle parti in lotta verranno distrutti, non si avrà altra scelta che arrendersi”, ha detto, aggiungendo però di essere disponibile a intese per ridurre i rischi di conflittualità con quei Paesi (chiaro riferimento agli Stati Uniti) che hanno attualmente una posizione di semi-monopolio nel settore.

Sarà interessante verificare come questa indicazione del presidente russo sarà concretamente recepita a livello scolastico, universitario e della ricerca. Intelligenza artificiale e neuroscienze cognitive sono destinate ad avere un forte impatto sui processi di apprendimento in un futuro neanche troppo lontano. Qualcuno ci sta pensando dalle nostre parti?

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