Prove del concorso nella regione di residenza. Valgono anche per le preselettive di Infanzia e Primaria?

L’articolo 10 del decreto legge n. 44, pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale, prevede che le Amministrazioni pubbliche, compresa quella dell’istruzione, “possono prevedere l’utilizzo di sedi decentrate con le modalità previste dall’articolo 247, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ….”. Cosa prevede quel comma 2? E cosa implica per i concorsi scuola?

Nel comma 2 leggiamo:

“Il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri individua le sedi di svolgimento delle prove concorsuali anche sulla base della provenienza geografica dei candidati, utilizzando idonei locali di plessi scolastici di ogni ordine e grado, di sedi universitarie e di ogni altra struttura pubblica o privata, anche avvalendosi del coordinamento dei prefetti territorialmente competenti”.

Per semplificare le procedure e ridurre i tempi di svolgimento dei concorsi – finalità dell’articolo 10 – le prove potrebbero, dunque, svolgersi nel territorio di residenza dei candidati.

Se questa semplificazione dovesse valere anche per le prove preselettive del concorso ordinario dell’infanzia e della primaria per il quale è ormai pronta la batteria dei test per le prove ed è stato anche effettuato il collaudo delle aule informatiche in cui si svolgeranno le prove, i tempi anziché ridursi si allungherebbero a dismisura, in quanto diverse regioni che non hanno posti a concorso, pur avendo molti candidati locali che hanno presentato domanda altrove, dovrebbero individuare aule informatiche e collaudarle, dopo avere conosciuto, previa domanda da parte degli interessati, quanti intendano svolgere o meno la prova nel territorio di residenza.

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A dir la verità il nessuna parte dell’art. 10 si parla di prove preselettive dei concorsi, ma soltanto di prova scritta e orale, ma è fondato il dubbio che la disposizione possa valere per tutte le procedure concorsuali, preselettiva compresa.

Occorre, pertanto e con urgenza, un chiarimento che metta al sicuro la modalità prevista per la prova preselettiva del concorso di primaria e infanzia da svolgere nel territorio assegnato, anziché in quello di residenza, come peraltro già avvenuto a febbraio per le ultime prove del concorso straordinario della secondaria.