Proposto un tavolo di lavoro sul costo standard per allievo
Presentato a Roma il saggio "Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato". Gli interventi degli autori, di Lena Gissi (Cisl scuola e di Fabrizio Azzolini, presidente Age
E’ stato presentato ieri a Roma presso la Biblioteca Alessandrina, dopo una serie di altri incontri in tutta Italia, il saggio “Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato” (Giappichelli editore), scritto da suor Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola.
Il saggio, come ha spiegato Marco Grumo, economista dell’Università Cattolica di Milano, è centrato sulla proposta di adottare il “costo standard di sostenibilità per allievo” come strumento di finanziamento dell’intero sistema pubblico di istruzione, senza distinzione tra scuole statali e paritarie. Attualmente il costo medio di uno studente di una scuola statale è enormemente superiore a quello di una paritaria. Ristrutturando la spesa per la scuola sulla base del criterio comune del “costo standard di sostenibilità” si realizzerebbe, secondo gli autori, un risparmio per lo Stato pari a 17 miliardi di euro.
Maria Chiara Parola, commercialista ed esperta di scuola, ha mostrato anche con l’ausilio di un video il ritardo che il nostro Paese ha in questo settore nel confronto con il resto dell’Europa. “Si tratta di mettere lo studente al centro”, ha affermato a sua volta suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche e docente nella scuola Altis dell’Università Cattolica. “Non chiediamo soldi per le scuole paritarie – ha aggiunto – vogliamo piuttosto che le famiglie possano scegliere tra una buona scuola statale e una buona scuola paritaria. E smettiamola di trattare questo argomento come se fosse una questione che riguarda i ricchi: i ricchi già possono scegliere, sono i poveri che si vedono negato questo diritto”.
Stimolato anche dall’intervento del segretario nazionale della Cisl-Scuola, Maddalena Gissi, che ha invitato le scuole paritarie a dare unità alla loro rappresentanza per poter condurre un dialogo più costruttivo, Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age (Associazione italiana genitori) dopo aver messo in evidenza “l’ingiustizia dell’attuale sistema scolastico nei confronti dei meno abbienti che a cui non viene riconosciuta l’effettiva libertà di scelta educativa”, ha raccolto l’invito di Gissi lanciando l’ipotesi di costituire presso il ministero dell’Istruzione un tavolo di lavoro con le associazioni del Fonags, il Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola, i sindacati e anche gli autori del saggio sul costo standard, per approfondire la proposta e la sua praticabilità.
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