Progetto AVATAR: la scuola del benessere e del dialogo

 di Francesca Mastorci, Alessandro Pingitore, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa

 Il termine “benessere”, nel tempo, è stato oggetto di non poche trasformazioni. Se secondo il vocabolario Treccani significa “star bene”, venendosi ad identificare con lo stato di salute, oggi è stato rivisto in quanto tale definizione comprendeva unicamente la dimensione di salute dell’individuo, e pertanto di malattia o assenza di essa. Attualmente, l’interpretazione di benessere ha avuto un’importante svolta, riprendendo quanto definito negli anni ’80 da Diener, che lo definiva in modo completo e non unicamente in base a parametri oggettivi e quantificabili, quali status sociale ed economico, e salute fisica. Oggi, si parla di esperienza soggettiva del benessere, considerando le dimensioni psicologiche e sociali dell’individuo, idealizzando il benessere come esperienza emozionale positiva.

In quest’ottica è nato il progetto AVATAR, che mira a promuovere il benessere nell’adolescente attraverso programmi di gruppo e personalizzati costruiti sulla base del profilo individuale ottenuto dall’analisi dello stile di vita, del contesto sociale, dello stato emotivo e delle abilità mentali. Sviluppato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, AVATAR guarda allo sviluppo e al potenziamento della qualità della vita, del mantenimento dello stato di salute, orientando percorsi ed iniziative di elevato impatto sociale e sanitario, con il fine ultimo di prevenire le malattie dell’età adulta. Il progetto AVATAR viene proposto al mondo della scuola in collaborazione con Tuttoscuola.

Il benessere secondo AVATAR viene vissuto come esperienza soggettiva ed emozionale, interessando tutti i livelli sociali con cui l’adolescente si relaziona. Tutto l’ambiente che ruota attorno al ragazzo diventa il suo Setting for Health come viene chiamato dall’OMS; ecco quindi che Scuola, Famiglia e Ambiente extra-scolastico diventano i contesti sociali di riferimento per AVATAR, in cui grazie alla cooperazione e al dialogo, ogni figura partecipa attivamente e sinergicamente alla costruzione della salute e del benessere.

AVATAR coniuga le tre azioni strategiche dell’Istituto: Ricerca, Formazione e Disseminazione. La possibilità di accostare da un lato la ricerca multidisciplinare che guarda alla prevenzione e alla promozione dello stato di salute e benessere con la capacità di aprirsi alla formazione per la costruzione di una società al servizio del cittadino, rende AVATAR un prezioso strumento per la definizione di un modello condiviso di educazione alla salute, sia a livello nazionale, sia adattato alle specifiche caratteristiche del territorio.

Su questo tema, il 27 ottobre 2017 a Pisa si è svolto il primo convegno “Un viaggio nel benessere degli adolescenti”, promosso dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR con la collaborazione di Tuttoscuola, dell’Associazione FO.R.MED (Formazione e Ricerca in Medicina) e dell’Associazione Dottore Pietro Ciccorossi. Filosofi, neuropsichiatri, psicologi, dirigenti e docenti scolastici, biologi, fino ad arrivare ad attori di teatro, si sono dati appuntamento per affrontare il benessere degli adolescenti secondo un approccio multidisciplinare ed integrato. Ogni sessione del convegno ha ruotato attorno ad uno o più concetti chiave del Progetto: benessere, prevenzione, emozioni, life skills, scuola aperta, gioco, dialogo, creatività. Non è mancato un dibattito tra il personale scolastico presente al Convegno che afferisce alla Rete Ulisse – Scuole in rete per la ricerca scientifica e l’innovazione didattica, creata per favorire la disseminazione di AVATAR. L’obiettivo di tale appuntamento era quello di definire le azioni attraverso le quali promuovere la ricerca scientifica e didattica e le attività di disseminazione e di formazione collaterali al progetto AVATAR, in un’ottica in cui Scuola e Ricerca possano incrementare il loro dialogo per dare una risposta comune alle necessità della collettività.

Siamo partiti da una prospettiva più prettamente scientifica, in cui non sono mancati i riferimenti ai cambiamenti fisici, psicologici e comportamentali che caratterizzano questa fase della vita. Abbiamo affrontato la questione di come l’apparire, le false realtà provenienti dalla tecnologia dei video-giochi, i canoni estetici mediatici, tutti figli del nostro tempo, possano incidere negativamente sullo sviluppo psico-fisico degli adolescenti, quando, in particolare la tecnologia diventa padrona dello sviluppo di un adolescente e non strumento di conoscenza. Si è quindi passati ad affrontare la necessità da parte della Scuola di una progettazione più oggettiva dei bisogni educativi degli alunni, per la definizione di una scuola accogliente e per una didattica attiva, partecipativa e cooperativa, fino ad arrivare al Teatro come espressione della propria fisicità, in cui gli adolescenti possono intraprendere un viaggio nel proprio mondo emozionale-affettivo, dando vita ad uno scambio che è il naturale prodotto della coesione del gruppo e del proprio atto creativo.

Nel corso della giornata, il benessere è stato più volte paragonato ad un viaggio in cui l’adolescente diventa attivamente coinvolto nel processo di conoscenza e consapevolezza. A farne da filo conduttore è stato il gioco, descritto nelle sue accezioni più ampie, da quella filosofica a quella più prettamente ludica, ma sempre come mezzo per conoscere più approfonditamente se stessi, poiché come diceva Albert Einstein …Il gioco è la forma di indagine più elevata….

Per maggiori informazioni sul progetto AVATAR, scarica la brochure o visita www.euroavatar.eu

Oppure contatta: avatar@tuttoscuola.com