Prof senza green pass protesta con cartello fuori scuola: scatta la sospensione senza stipendio

Scattata la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per Gianfranco Pigozzi, docente di arte alla scuola secondaria Signorelli di Orvieto non vaccinato, dalla scorsa settimana senza Green pass dopo che ha deciso di non effettuare più nemmeno i tamponi necessari per ottenere la certificazione verde valida 48 ore per accedere a scuola. Il provvedimento, firmato dalla dirigente scolastica Antonella Meatta, secondo quanto riportato da Ansa.it, sarebbe stato notificato al professore oggi, al quinto giorno di assenza ingiustificata dal lavoro.

La protesta del docente nei confronti del Green pass venerdì era diventata pubblica dopo l’affissione di un cartello fuori dall’istituto in cui spiegava le sue motivazioni e in cui si leggeva: “Il Green pass è un provvedimento vergognoso e criminale, perché provocatoriamente disonesto nei confronti dei cittadini, lesivo dei diritti costituzionali, completamente inutile per la prevenzione del contagio. Il prof. Pigozzi, di fronte a questo brutale atto di ricatto e sottomissione politica perpetrato con il plauso della maggioranza dei benpensanti e con atteggiamenti discriminatori e irrisori nei suoi confronti, si farà sospendere, rinuncerà allo stipendio e, con profondo dispiacere, non insegnerà più arte ai suoi alunni. Ma così facendo spera almeno di insegnare loro a non piegare la testa di fronte alle ingiustizie)”.
 
“Questo provvedimento non mi lascia sorpreso – ha commentato Pigozzi con l’ANSA -, era aspettato e voluto. E’ l’atto che conferma la mia volontà di andare avanti e che mi permette di guadagnare il diritto ad avere una parola in merito a quello che sta succedendo. Con questo ‘sacrificio’ sto dimostrando buona fede, coerenza e convinzione nella mia visione”.

Il docente ha raccontato inoltre di sentirsi “affranto e orfano dal punto esistenziale e politico di un enorme pezzo della società civile evaporato di fronte alla paura”. Per lui le proteste in piazza di domenica scorsa contro il Green pass sono state invece “un momento di democrazia vera, pulita e diretta, non degnamente rappresentata e comunicata”. Di un provvedimento “non inatteso” parla anche la dirigente Meatta, sottolineando il confronto sempre trasparente avuto in queste settimane con il docente. “Il mio non è stato un tentativo di convincimento a vaccinarsi – ha spiegato -, quanto ad evitare la sospensione. Provvedimento, questo, che oltre alla mancanza dello stipendio porterà anche a ripercussioni sulla sua carriera”.

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