Precariato della scuola e P.A., il Codacons lancia la class action

Una class action contro il ministero dell’Istruzione e della Pubblica Amministrazione per 40mila precari. Potrebbe passare alla storia come una delle cause più grandi mai tentate da una categoria contro l’amministrazione della cosa pubblica.

Il Codacons ha infatti avviato le pratiche per chiedere la stabilizzazione – tramite assunzione – di 40mila precari ed un maxi risarcimento di 30mila euro ciascuno per tutti i precari della scuola e professori universitari a contratto: “il primo passo di tale mega-azione collettiva – spiega l’associazione a tutela dei consumatori –, è stata la notifica oggi di una diffida al ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e a quello della P.A., Renato Brunetta, con la quale 40mila precari della scuola chiedono la stabilizzazione della propria posizione lavorativa, e 30mila euro ciascuno di risarcimento per le mancate retribuzioni corrisposte e per i danni subiti”.

La class action avviata dal Codacons, “che a breve approderà al Tar, poggia le sue basi sulle leggi comunitarie in materia di contratti a termine, da anni disapplicate dallo Stato Italiano, ed è avvalorata da numerose sentenze dei tribunali di tutta Italia, che riconoscono i diritti degli insegnanti. L’ultima, in ordine di tempo, la sentenza del Tribunale di Genova, che ha condannato il Ministero dell’istruzione a risarcire 15 docenti precari, per il mancato rispetto delle direttive europee che obbligano gli stati membri a limitare il ricorso ai contratti a termine”.

Se la richiesta approderà in Tribunale lo Stato Italiano potrebbe essere condannato ad un maxi risarcimento da un miliardo e 200milioni di euro.

Le istruzioni per aderire all’azione collettiva sono riportate sul sito www.codacons.it.