Precari ‘veri’ versus ex docenti di sostegno

Tra le tante lettere che riceviamo, a volte adirate e rancorose verso il sistema, altre volte argomentate con ampiezza e rigore, ne segnaliamo una, inviata da un gruppo di precari di Educazione fisica della provincia di Avellino, di età compresa tra i 53 e i 40 anni, che si distingue per i toni particolarmente accorati, ma che pone anche un problema che sarebbe ingiusto considerare irrilevante: quello del transito sui (pochi) posti che si liberano ogni anno di ex docenti di sostegno che, avendone peraltro il diritto, chiedono di essere assegnati a posti “normali“.
In questo modo, sostengono gli interessati, le loro chances di uscire finalmente dal precariato e di ottenere un incarico a tempo indeterminato vengono azzerate, con conseguente demotivazione e frustrazione. E con l’ulteriore danno, per la scuola, di perdere insegnanti formati per venire incontro alle esigenze degli allievi svantaggiati, e che finiscono per essere sostituiti da docenti più giovani e inevitabilmente meno esperti.
La richiesta dei precari di Avellino è quella di “un provvedimento urgente che disapplichi gli effetti, anche retroattivi, dell’OM 76/2006 e del contratto collettivo nazionale concernente la mobilità del personale docente per l’a.s. 2007/2008 almeno nelle parti più ‘devastanti’, e che, nel contempo, preveda un piano per la totale assunzione in ruolo dei veri precari“.
Ma forse, guardando il problema in prospettiva, la via maestra sembrerebbe piuttosto quella di superare in radice la logica delle anonime graduatorie provinciali (trasformandole, eventualmente, in elenchi di abilitati) per consentire alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno sulla base delle loro effettive competenze, dimostrabili attraverso curricula individuali redatti, per esempio, sulla base del format europeo. Se ci fossero regole di questo tipo, i precari di Educazione fisica di Avellino avrebbero molte più probabilità di essere assunti, e gli insegnanti di sostegno di esser stabilizzati nella importante funzione per la quale si sono specializzati.