Posti di sostegno: per il reclutamento un flop annunciato?

“Un nuovo flop delle assunzioni? Stando alle cifre che abbiamo analizzato, più che un rischio la si può considerare una certezza. Almeno per il sostegno, e soprattutto per le aree, già in forte sofferenza, del nord; ma sarà così anche per molte classi di concorso della secondaria, nonostante i concorsi straordinari che si stanno concludendo, spesso con una insensata falcidie di candidati”. Non lascia molto spazio all’immaginazione la denuncia con cui la Cisl-scuola ha introdotto in un video puntuale ed efficace i dati del reclutamento per il sostegno.

Secondo lo studio della Cisl-scuola, dei 106.170 posti di sostegno previsti in organico di diritto, risultano vacanti, dopo i trasferimenti per il prossimo anno scolastico, 30.571 posti, di cui 19.286 nelle regioni settentrionali (oltre il 50% dei posti in organico), 7.113 nelle regioni centrali (29% dei posti) e 4.312 nelle regioni del Mezzogiorno (10% dei posti).

Gli iscritti nelle GPS di 1.a fascia al nord sono soltanto 3.507: non potranno coprire circa 15.700 posti tra quelli vacanti; nelle regioni centrali gli iscritti nelle GPS sono 5.102: non potranno coprire circa 2mila posti tra quelli vacanti; gli iscritti in GPS nelle regioni meridionali sono 9.639: dovrebbero coprire tutti i posti vacanti.

Come si può agevolmente capire dallo studio della Cisl, il quadro complessivo per il sostegno è, a dir poco, sconfortante. Ma al peggio non c’è mai fine.

Dai dati rilevati da Tuttoscuola per il concorso straordinario della secondaria relativamente alle classi di concorso ADMM (sostegno nel I grado) e ADSS (sostegno nel II grado) ai 2.938 posti che già in partenza si sapeva che sarebbero rimasti vacanti a causa del numero di candidati inferiore al numero dei posti a concorso, se ne dovranno aggiungere circa altri 560 per mancanza di vincitori, per un totale finale di circa 3.500 posti di sostegno che rimarranno vacanti e andranno ad aggiungersi a quei 30.571 posti che l’indagine Cisl ha individuato già vacanti.

C’è anche da precisare che proprio il settore del sostegno, a differenza di tutte le classi di concorso consente la ‘scorciatoia’ per il passaggio a posto comune dopo almeno cinque anni di servizio nel sostegno. Nella mobilità per l’a.s. 2021-22 se ne sono avvalsi all’interno della mobilità provinciale quasi in 3mila (esattamente 2.975) che hanno pertanto lasciato altrettanti posti vacanti.

Infine, nel commento alla sua indagine la Cisl-Scuola osserva che “È indispensabile che sul reclutamento si esca dalla logica degli interventi emergenziali e si ragioni di un sistema davvero efficace, come indica il Patto per la Scuola, che il decreto sostegni bis sembra ignorare e in parte disattendere”. Non possiamo che condividere, auspicando che prevalga il criterio di mettere in cattedra professionisti dell’educazione in grado di favorire il più alto apprendimento da parte degli studenti, come è loro diritto.

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