Positivo a scuola? In Francia niente quarantena per i vaccinati

In Francia da settembre, qualora ci sia un positivo a scuola o un contatto di positivo, solo i liceali e gli alunni delle medie non vaccinati dovranno restare a casa in DaD. I vaccinati, secondo quanto riporta IlSole24Ore, potranno continuare a frequentare in presenza. La misura è stata annunciata a radio France Info dal ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, che ha precisato che la norma non riguarda le materne e le elementari, che dovranno quindi chiudere per 7 giorni al primo caso di Covid, come avveniva nell’anno scolastico 2020-2021.

Una decisione che non piace però ai sindacati che, anche se favorevoli alla vaccinazione di massa, temono problemi organizzativi. In particolare Snes-Fsu, primo sindacato della scuola secondaria, solleva con l’Afp il tema del numero di alunni effettivamente vaccinati, dato che per fascia d’età i giovanissimi sono ancora i meno immunizzati. E soprattutto, si chiede, “come si fa per gli alunni di prima media che hanno meno di 12 anni” e ancora fuori dai piani vaccinali? Per ovviare al primo problema, il governo ha deciso di aprire altri “6mila-7mila centri vaccinali” proprio vicino agli istituti scolastici, ha aggiunto Blanquer. 

Per il momento in Francia non vi sarà alcun ricorso alla vaccinazione obbligatoria per gli insegnanti: “A questo punto, non ci sembra indispensabile. La percentuale dei professori vaccinati è molto ampia, credo che abbia superato l’80%. L’obbligo vaccinale – ha sottolineato  il ministro francese– è solo l’ultima risorsa”.

In Italia, invece, siamo oltre all’85% di docenti e Ata vaccinati, con il ministro Patrizio Bianchi che esprime soddisfazione, e si continua ad insistere sulla vaccinazione.

Il 9 agosto entrerà intanto in vigore il Covid pass che consentirà l’ingresso a luoghi ed eventi pubblici ai vaccinati o con un tampone negativo. Per gli immunizzati è stato anche revocato l’obbligo di quarantena in caso di contatto con un positivo.

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