Portfolio/1: è sospeso. Anzi, no

Il Tar del Lazio ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva della circolare n. 84 sul portfolio delle competenze, presentata da un gruppo di genitori di alunni che frequentano scuole del I ciclo, emettendo due ordinanze identiche tra di loro come identici erano i ricorsi che le hanno motivate.
Immediata la reazione esultante dei Cobas della scuola che avevano sostenuto e guidato l’impugnativa; e altrettanto immediate le loro dichiarazioni alla stampa che vi ha dedicato ampio spazio, riportando tutte le ragioni del ricorso, lasciando in ombra i contenuti della pronuncia del Tribunale Amministrativo.
Così la notizia è diventata quella della sospensione del portfolio, della sua invalidazione, della conferma di vigenza dei vecchi programmi di insegnamento della scuola elementare e della scuola media, ecc., come richiedevano i ricorrenti ma come non ha accolto il Tar.
L’effetto notizia, a questo punto, è andato al di là del merito della notizia stessa, perché l’ordinanza di sospensiva riguarda solamente due punti: uno relativo proprio alle parti che strutturano il portfolio e un’altra relativa ad un aspetto della scheda di valutazione.
La parte “sospesa” del portfolio riguarda un aspetto consigliato dalla circolare – la biografia dell’alunno – mentre tutte le altre parti non sono state toccate.
Il portfolio quindi, come ha precisato un comunicato del Miur, non è stato sospeso.
La parte “sospesa” della scheda di valutazione riguarda invece la valutazione della religione cattolica che deve essere collocata in una nota a parte.
Insomma una sentenza “indolore” per il Miur? Tutt’altro: se la biografia dell’alunno “sospesa” dal TAR rappresenta poco più di un graffio per il portfolio, quello della valutazione della religione cattolica riportata alla nota separata è un colpo pesante. Non a caso il Miur sta valutando l’ipotesi di un appello all’ordinanza di sospensiva.