PNSD, via a una nuova consultazione pubblica

di Agata Gueli

E’ partita il 16 maggio su ParteciPa (piattaforma del Governo italiano dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica) una consultazione promossa dalla Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia e la scuola digitale (DGEFID) del MIM con lo scopo di raccogliere pareri, contributi e proposte sui documenti propedeutici l’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

La consultazione si chiuderà il 15 giugno e possono partecipare Dirigenti, docenti, alunni, genitori, personale tecnico ed amministrativo e chiunque abbia a cuore il futuro della scuola italiana. La trasformazione digitale rende prioritaria, infatti una strategia per l’innovazione che possa consentire di innalzare le competenze dei docenti e degli studenti e favorire didattiche trasversali ed inclusive, potenziando l’efficacia dei processi di insegnamento – apprendimento. In quest’ottica si sta muovendo la Dgefid per aggiornare il PNSD attraverso una serie di azioni integrate. Raccoglie, infatti i risultati del lavoro del Comitato tecnico scientifico e di una precedente consultazione promossa sempre dalla DGefid e partita nel mese di ottobre “# partiamo da voi”.

Il Comitato tecnico-scientifico (CTS) ha redatto il Rapporto “Verso il nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale: principi ispiratori e proposte”. Il documento è basato sul presupposto che “l’utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica e nella comunicazione formativa abbia lo scopo di contribuire, insieme a una pluralità di fattori istituzionali, a un costante miglioramento dell’esperienza educativa e degli esiti di apprendimento degli studenti, sostenere il successo formativo e, quindi, qualificare il servizio scolastico”.

L’aggiornamento del PNSD si inserirà nel percorso di innovazione e qualificazione del sistema scolastico, accompagnando le scuole e i docenti, attraverso un approccio sistemico, nella transizione verde e digitale. Lo scopo è quello di definire una strategia ai processi di innovazione, in una cornice di senso organica verso cui far convergere il vasto repertorio di iniziative e progetti di innovazione. Inoltre Il Piano concorre alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Goal 4 e 10), del Piano di azione per l’istruzione digitale 2021-2027 della Commissione europea e si ispira ai quadri europei di riferimento (DigComp.Org, DigComp.Edu e DigComp 2.2). È inserito nella Strategia nazionale per le competenze digitali e integra le risorse previste dal Piano Scuola 4.0 e da PA digitale 2026

Tiene conto anche delle più recenti Proposte di Raccomandazioni della Commissione al Consiglio Europeo: “Proposal for a Council recommendation on improving the provision of digital skills in education and training; Strasbourg, 18.4.2023 COM (2023) 206 final 2023/0099 (NLE); Proposal for a Council recommendation on the key enabling factors for successful digital education and training Strasbourg, 18.4.2023 COM (2023) 205 final 2023/0099 (NLE)”.

Il Piano sarà articolato in tre macroareeDidattiche, Gestione dell’innovazione, Azioni di sistema, che sono prospettive funzionali alla definizione di specifici percorsi di lavoro.

Per la navigazione del piano sarà possibile intraprendere una autoriflessione guidata, che concorrerà  alla definizione di un processo di innovazione orientando i fruitori verso i percorsi di lavoro. 

Una volta individuati gli obiettivi, a seguito del processo di autoriflessione, sarà più facile scegliere i propri percorsi di lavoro, funzionali alla strategia di innovazione e misurabili con i relativi indicatori di impatto. A supporto del processo di innovazione saranno rese disponibili le risorse operative progressivamente aggiornate, in base alle evoluzioni tecnologiche e normative.

 Lo spirito che muove l’intera strategia di lavoro messa a punto dalla Dgefid è quello di un continuo interfacciarsi col mondo della scuola, nessuno escluso, attraverso una progettualità condivisa volta alla co- costruzione di un piano che avrà un impianto in continua evoluzione, teso ad ascoltare i repentini cambiamenti dell’innovazione digitale.

L’opera è ardua e difficile, ma ci sono tutte le premesse per anticipare le aspettative delle nuove generazioni. 

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