PNRR scuola: slitta al 31 marzo 2026 la rendicontazione finale delle spese, ma restano fermi target e cronoprogrammi
Una boccata d’ossigeno sul piano amministrativo, ma nessun passo indietro sugli obiettivi già concordati con l’Europa. Con una nota datata 15 dicembre 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è intervenuto per aggiornare i termini di rendicontazione dei progetti PNRR affidati alle istituzioni scolastiche, accogliendo le segnalazioni di difficoltà arrivate da diversi territori.
Il punto centrale del provvedimento è chiaro: il termine per l’invio della rendicontazione finale delle spese viene prorogato al 31 marzo 2026. Una decisione che riguarda esclusivamente la fase conclusiva della rendicontazione economica e che nasce dalla constatazione di “criticità operative” riscontrate da alcune scuole, pur in presenza di progetti già conclusi nel rispetto delle milestone europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Cosa cambia (e cosa no)
La precisazione del Ministero è netta e serve a evitare fraintendimenti. La proroga concessa non incide in alcun modo su:
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le scadenze di conseguimento dei target, già raggiunti e rendicontati alla Commissione europea;
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i cronoprogrammi di attuazione e di conclusione dei progetti, così come definiti negli Accordi di concessione sottoscritti dalle singole istituzioni scolastiche;
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le istruzioni operative e le successive note di aggiornamento già emanate;
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tutti gli altri termini stabiliti per ciascun investimento PNRR, nel rispetto di target e milestone.
In altre parole, il Ministero concede più tempo alle scuole solo per completare correttamente l’ultimo passaggio amministrativo, senza riaprire i tempi della realizzazione progettuale né rimettere in discussione gli impegni assunti a livello europeo.
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