Pisa 2009: anche gli inglesi delusi e preoccupati

Come i francesi che, davanti ai deludenti risultati dei loro quindicenni, hanno manifestato preoccupazione per i nuovi dati del Pisa 2009, anche gli inglesi si dichiarano insoddisfatti per il peggioramento complessivo dei livelli di competenza dei loro studenti.

Il ministro dell’istruzione, Michael Gove, ha detto che “davanti a questi risultati è urgente la riforma scolastica e che la grandezza della sfida appare scoraggiante. A dispetto dei massicci investimenti effettuati negli ultimi 13 anni, non ci sono stati i risultati attesi”.

Gove ha annunciato che la nuova riforma si ispirerà al sistema scolastico finlandese, visto anche i costanti buoni risultati del Paese scandinavo (la Finlandia nel Pisa 2009 è al terzo posto).

La Gran Bretagna ha investito molte risorse finanziarie nell’istruzione, ma, nonostante il costo per studente sia superiore a quello di diversi altri Paesi (54 mila sterline annue), risulta al di sotto di chi, invece, ha speso meno (esempio, Germania con 40 mila sterline e Ungheria con 28 mila).

Tra gli altri dati negativi, la Gran Bretagna risulta sotto la media Ocse per quanto riguarda la percentuale di studenti di classi socialmente deprivate che raggiungono buoni livelli. Sono, infatti, ancora troppi gli studenti fermi ai livelli inferiori. La media Ocse di questi ragazzi è del 31%, mentre è soltanto del 24% in Gran Bretagna; Finlandia, Giappone e Cina realizzano il successo dell’obiettivo di recupero nel 40% dei casi.

La conclusione inglese è che la scuola non concorre a colmare le ingiustizie sociali.

Anche in Gran Bretagna, come in Francia, le ragazze se la cavano molto meglio dei loro coetanei maschi, tanto che nella lettura risultano a livelli corrispondenti ad un anno avanti rispetto ai maschi.

Per la perdita di posizioni nelle graduatorie in tutti e tre gli ambiti disciplinari attribuiscono il peggioramento anche all’aumento del numero di Paesi partecipanti.