Più alunni e meno insegnanti nella scuola italiana

Dopo tanti anni sembra invertirsi la tendenza del rapporto alunni/docenti nelle scuole statali (uno dei più bassi d’Europa) grazie ad un incremento complessivo di studenti (12.250 più dell’anno scorso) a cui fa riscontro un decremento del numero dei docenti (3.523 meno dello scorso anno).
È quanto emerge dai dati pubblicati dal Miur per l’anno in corso che Tuttoscuola ha messo a confronto con quelli dello scorso anno.
Il rapporto alunni/docenti complessivo passa da 9,13 studenti per insegnante dell’anno scorso a 9,16 di quest’anno (nel 97/98 era di 9,56). La media europea è intorno a 15 studenti per docenti.
La modesta variazione del rapporto è dovuta soprattutto all’aumento di alunni nelle superiori indotto dall’innalzamento dell’obbligo scolastico (ora abrogato dalla legge n.53) che prolunga i suoi effetti anche nelle classi successive alla prima.
L’inversione del rapporto alunni/docenti era uno degli obiettivi dichiarati dal ministro Moratti all’inizio del mandato.
Negli altri settori scolastici, con esclusione della materna statale che continua gradualmente ad espandersi (13 mila bambini più dell’anno scorso), si registra una flessione di alunni nell’elementare (quasi 19 mila scolari in meno) e anche nella scuola media (3 mila in meno).
In tutti gli ordini di scuola diminuiscono di fatto gli insegnanti, nonostante sia stato ridotto il taglio di 8.500 posti d’organico (la riduzione di fatto è risultata di “soli” 3.523 posti).
La riduzione del numero dei docenti ha consentito quindi l’innalzamento del rapporto alunni/docenti, con la sola eccezione della scuola elementare che è passata dal rapporto 9,32 alunni per insegnante del 2001-2002 a 9,29 per l’anno in corso.