Pesante selezione nel concorso DS: solo il 3,5% accede agli orali. Peggio al Sud

Il concorso ordinario per l’assunzione di 587 nuovi dirigenti scolastici si avvia gradualmente alla conclusione con la convocazione alla prova orale, già formalizzata, per il momento, in nove delle sedici regioni interessate.

Attualmente, dopo la prova scritta, sono stati ammessi all’orale soltanto 871 candidati, il 3,5% dei quasi 25mila (esattamente 24.944) che avevano presentato domanda di partecipazione.

La dura selezione era iniziata con la prova preselettiva che prevedeva il superamento per un numero pari a tre volte i posti a concorso in ogni regione, registrando alla fine l’ammissione allo scritto di 2.253 candidati, pari al 9%.

La prova aveva registrato una prima sorpresa: la selezione non era stata omogenea sul territorio. Infatti, rispetto alla media nazionale del 9%, nelle regioni settentrionali la percentuale di ammessi si attestava mediamente al 13,3% (con il Piemonte al 15,6%), mentre nelle regioni meridionali la percentuale si attestava mediamente al 5,5% (con la Sicilia al 4,4%).

Di quei 2.253 candidati ammessi allo scritto, soltanto 871 accedono all’orale, per una percentuale media del 38,7%. Ma anche in questo caso, la situazione degli ammessi non è omogenea sul territorio e colpisce nuovamente il Mezzogiorno, dove, rispetto a quella media nazionale del 38,7%, le regioni meridionali registrano il 33% di ammessi (in Calabria il 21,9%), mentre nelle regioni settentrionali la percentuale è del 42,9% (in Friuli VG il 66,7%). Una delle cinque domande allo scritto ha riguardato, sorprendentemente, i permessi brevi per il personale docente e ATA (non proprio una questione fondamentale sulla quale basare il giudizio se un candidato possa essere un valido dirigente-leader educativo di una comunità scolastica, o meno; tanto più se la prova scritta falcidia oltre il 60% degli ammessi).

Di selezione in selezione soltanto il 3,5% è stato ammesso all’orale, ma, rispetto al dato iniziale dei candidati iscritti al concorso, i candidati delle regioni settentrionali registrano il 5,7%, mentre quelli del Mezzogiorno non vanno oltre l’1,8%.

Le probabilità di successo finale per conquistare un posto da vincitore vedono prioritariamente i candidati della Toscana perché per 54 posti a concorso sono stati ammessi all’orale 52 candidati.

In Sardegna per 11 posti sono stati ammessi all’orale 12 candidati.

Ma finalmente a settembre anche il concorso ordinario assicurerà una normalizzazione delle istituzioni scolastiche, riducendo al minimo il ricorso alle reggenze.

Per approfondimenti:

CONCORSO DS, VERSO LA PROVA ORALE, il nuovo corso di Tuttoscuola

© RIPRODUZIONE RISERVATA