Persa la battaglia legale per salvare le librerie. In Inghilterra

I giudici inglesi hanno espresso il loro parere: sei librerie del Brent, municipalità suburbana a nord ovest di Londra, chiuderanno.

E’ infatti stata resa pubblica la sentenza con la quale si giudica legale la chiusura delle librerie per evitare la quale si erano mobilitati e avevano intentato causa molti scrittori, cantanti e gruppi musicali di fama internazionale.

I giudici hanno motivato la sentenza affermando che, in un’ottica generale di risparmio, non era da considerare illegale la chiusura delle sei librerie pubbliche.

Di conseguenza, saranno liberati 104 milioni di sterline (circa 125 milioni di euro) per sostenere altri servizi bibliotecari pubblici e migliorare l’offerta per gli abitanti della zona.

I ricorrenti hanno dichiarato che la sentenza dimezza di fatto la presenza delle biblioteche pubbliche nella loro zona, andando a colpire in particolare le fasce più svantaggiate di popolazione come gli studenti, gli anziani, i disabili, i disoccupati e le famiglie a basso reddito che non possono permettersi di acquistare molti libri.

Il loro rappresentante legale ha affermato che la sentenza cozza con le dichiarazioni del Parlamento che ha imposto alle amministrazioni  di affrontare l’impatto sulla popolazione che la limitazione dei servizi di questo tipo rappresenta. Egli ha dichiarato che la Corte d’Appello sembra accettare il rischio che l’applicazione della sentenza costituisca una discriminazione indiretta contro una parte dei cittadini del Brent.

Ora si spera che la Corte Suprema ribalti la sentenza.

Nel 2007, in una delle rilevazioni sulla lettura in Europa, i lettori italiani che dichiaravano di aver letto almeno 1 libro negli ultimi 12 mesi erano il 53,3% della popolazione con più di 14 anni, mentre i lettori inglesi erano  il 75%; i lettori con almeno 3 libri letti in un anno erano il 39,8% in Italia, il 63,7% in Gran Bretagna.

La media del 46,8% di coloro che, negli ultimi 12 mesi, hanno letto almeno un libro in Italia (dati Istat 2010), fa ben sperare.