Permanenti da salvare – l’impegno del viceministro Bastico

Si accende il dibattitto intorno alla proposta della legge finanziaria di abrogare le graduatorie permanenti dei docenti dal 2010, dopo che il maxiemendamento approvato dalla Camera non ha introdtto gli attesi correttivi.

Il viceministro della Pubblica Istruzione Mariangela Bastico, intervenendo ad una trasmissione televisiva, ha dato assicurazioni circa l’inserimento al Senato di un emendamento che consenta agli iscritti delle permanenti non immessi in ruolo di essere “traghettati” verso il nuovo sistema di reclutamento allo studio del ministero.

Dobbiamo scrivere un emendamento, è un impegno che prendo per il governo da presentare al Senato che stabilisca che, coloro che sono rimasti in graduatoria perchè non sono rientrati tra i 150.000 assunti, possano essere traghettati nelle nuove modalità di reclutamento. Verranno garantiti i diritti di quel nucleo, ritengo non molto numeroso, che rimarrà in graduatoria“.

La Bastico non ha fornito dettagli sulle modalità di questo traghettamento, ma ha espresso la convinzione che esso potrà dare risposta alle attese dei precari esclusi.

Nell’occasione, il viceministro ha ricordato che all’inizio di questo anno scolastico erano 304 mila gli iscritti alle graduatorie permanenti, ma che, considerate le doppie iscrizioni, il numero delle persone effettivamente interessate è di circa 237 mila unità.

“Potremmo trovare che, al momento della chiamata, molti di loro hanno già trovato un altro lavoro”, ha ipotizzato, con un po’ di ottimismo, la Bastico, aggiungendo che, quindi, non rimarrebbero che poche migliaia di docenti ai quali verrebbe comunque garantita, con modalità però ancora da stabilirsi, una specie di precedenza nel nuovo sistema di reclutamento.

Sulle effettive dimensioni del precariato forse occorre qualche chiarezza in più, a cominciare dalla definizione del numero esatto di coloro che potranno ricoprire i 150 mila posti di ruolo previsti dal piano della finanziaria.

Non bisogna dimenticare, infatti, che di quei 150 mila posti solo il 50% sarà riservato agli iscritti alle graduatorie permanenti, mentre il restante 50% è riservato agli iscritti nelle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami espletati nel 2000. E non è detto che questi iscritti nelle graduatorie dei concorsi siano gli stessi delle graduatorie permanenti.