Pensioni: quanto vale il bonus per rimanere in servizio

Bonus in vista da 460 a 775 euro al mese per il personale scolastico che deciderà di rinviare il pensionamento. Il bonus del 32,7% è stato infatti previsto anche nei confronti dei dipendenti pubblici, dopo la ferma protesta dei sindacati.
Sarà necessario un passaggio con le parti sociali, ma tutto fa pensare che l’incentivo venga esteso ad ogni lavoratore che, pur avendo già raggiunto l’anzianità contributiva minima e l’età anagrafica prevista per dimettersi, decida di rinviare il pensionamento.
Questa fase di incentivo dovrebbe avviarsi già dal prossimo gennaio (se la legge sarà approvata in tempo utile) e fino al 2008, quando comunque sarà previsto per tutti un’anzianità minima di 40 anni di contributi o 65 anni di età per andare in pensione.
Nel comparto scuola l’anno prossimo non dovrebbero essere in molti ad avere raggiunto i requisiti minimi per la pensione (35 anni di contributi e 57 anni di età). Da una stima di Tuttoscuola si troverebbero in questa posizione utile per la pensione di anzianità e valida anche per conseguire il bonus circa 10 mila docenti, 1000 dirigenti scolastici e 3 mila Ata.
Va anche detto che la legge, per poter portare benefici al personale scolastico, deve essere approvata entro la fine del 2003, perché, in caso contrario, escluderebbe il personale scolastico dai potenziali beneficiari, almeno a decorrere dal 2004, perché il 10 gennaio scade annualmente il termine ultimo per presentare domanda di dimissioni con effetto dal 1° settembre successivo.
Il bonus, in base a una prima stima, avrebbe un importo lordo oscillante da un minimo di circa 5.492 mila euro all’anno (cioè 457 euro mensili) per i collaboratori scolastici ad un massimo annuo di 9.878 euro (832 mensili) per i direttori dei servizi generali e amministrativi (nella tabella allegata la stima per tutti i profili professionali).
La stima è stata fatta in termini prudenziali, perché non è ancora chiaro se l’importo è soggetto alla tassazione dell’Irpef e in quale misura.