PattiChiari: Economia sui banchi e sulla Rete: per crescere

Giovanna Boggio Robutti, responsabile dei Programmi di educazione finanziaria del Consorzio: "Contro l'insufficiente educazione finanziaria degli italiani, occorre imparare a scuola per i ragazzi e su Internet per i docenti"

L’educazione finanziaria è ormai universalmente identificata dai Governi come una priorità sia per favorire la crescita di lungo periodo nei moderni sistemi di mercato sia per rispondere meglio alla crisi economica globale iniziata nel 2008. Be’. ricordate il vecchio e fortunato successo di Sanremo che s’intitolava “Si può dare di più? La famosa canzone interpretata splendidamente da Umberto Tozzi, Gianni Morandi e Enrico Ruggeri, che colse il successo nel Festival sanremese del 1987, ben si modella allo stato dell’arte dell’educazione finanziaria in Italia.

I GIOVANI DAI 18 AI 34 ANNI SONO I MENO PREPARATI
Ad oggi gli ultimissimi dati (vedi “Il Rapporto Ambrosetti 2010”) indicano chiaramente come gli italiani ancora non raggiungano la sufficienza nella materia, nonostante consistenti miglioramenti (il livello medio della cultura finanziaria è aumentato del 23% rispetto alla precedente rilevazione del 2008, passando da 3,5 a 4,3 su una scala da 0 a 10).
In sintesi, il cittadino medio dispone di un livello di preparazione finanziaria insufficiente, si informa poco, e tende a non mettere in pratica le conoscenze possedute. Senza dimenticare altre due grosse problematiche: la questione meridionale, con il Sud particolarmente arretrato anche in questo campo, e il Nord-Est che invece fa da traino, mostrando il livello più elevato (il Piemonte  risulta il best performer): e la questione giovanile, con gli under 35 che presentano un gap addirittura del 50% rispetto agli over 35.

PATTICHIARI ‘’DOCET”
Che fare dunque? Nel nostro Paese è soprattutto l’industria bancaria, attraverso il consorzio PattiChiari, che ha pensato bene di insegnare economia sui banchi. E non solo. Ma ci spiega tutto Giovanna Boggio Robutti, responsabile dei programmi di educazione finanziaria del Consorzio. Da un lato insomma “ci sono – afferma Boggio Robutti – nelle scuole primarie e secondarie, anche per l’anno scolastico 2010-2011, programmi didattici completamente gratuiti, con l’obbiettivo di stimolare nei ragazzi un sano interesse verso la gestione dei propri risparmi“.
Dall’altro lato “ecco il rinnovamento del sito www.economiAscuola.it, cioè il portale finanziario per i  docenti, portale che promuove la diffusione delle materia economica attraverso una comunicazione semplice e concreta, pensata specificamente per gli educatori (e fino ad oggi la risposta positiva è andata oltre le più rosee aspettative: la community difatti è composta da oltre 500 insegnanti che hanno dato vita a 5 differenti blog)“.

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