
Patrimonio culturale immateriale: un corso gratuito per i docenti

Quando si parla di patrimonio culturale italiano, il pensiero corre ai monumenti, ai siti archeologici, ai capolavori dell’arte. Ma c’è un’altra ricchezza, meno visibile ma fondamentale, che racconta il nostro Paese. Sono le tradizioni, i saperi artigianali, le arti dello spettacolo, pratiche sociali, feste e riti frutto di conoscenze e competenze trasmesse tra generazioni. Un patrimonio vivo, tutelato dall’UNESCO dal 2003 con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Da quella storica Convenzione, sono molti gli elementi del patrimonio culturale immateriale italiano iscritti nelle Liste UNESCO. Ognuno racconta un aspetto unico della nostra cultura.
Per i docenti che vogliono far conoscere questo patrimonio agli studenti è disponibile sulla piattaforma S.O.F.I.A. del Ministero dell’Istruzione e del Merito il corso “I 17 elementi italiani del patrimonio immateriale iscritti nelle Liste UNESCO” (ID: 93824). Il corso è ideato e realizzato dal Ministero della Cultura – Ufficio UNESCO, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno 2025.
Il corso offre un’opportunità concreta per introdurre il patrimonio culturale immateriale nella didattica: contributi autorevoli, testimonianze dirette e spunti operativi che guidano i docenti alla scoperta degli elementi UNESCO e delle comunità che li mantengono vivi. Uno straordinario mosaico culturale che comprende: l’Opera dei pupi siciliani; il Canto a tenore sardo; la Dieta mediterranea; i Saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese; le Feste delle Grandi Macchine a Spalla; la Pratica agricola tradizionale della coltivazione della “Vite ad alberello” della comunità di Pantelleria; la Falconeria; l’Arte del pizzaiuolo napoletano; l’Arte della costruzione in pietra a secco; la Perdonanza Celestiniana; l’Alpinismo; la Transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi; l’Arte della perla di vetro; l’Arte musicale dei suonatori del corno da caccia; la Cerca e cavatura del tartufo in Italia; la Tradizione dell’allevamento dei cavalli lipizzani e Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia di giochi e sport tradizionali.
Il corso inquadra anche il ruolo dell’UNESCO e del Ministero della Cultura nella salvaguardia del patrimonio immateriale e raccoglie le testimonianze di insegnanti che hanno già realizzato progetti didattici su questi temi.
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