Passa il decreto Istruzione/2. Corsa contro il tempo al Senato

Una buona notizia” quella dell’approvazione del decreto “L’istruzione riparte” da parte della Camera, ma “non tutti gli obiettivi di migliorare il testo originario sono stati raggiunti”, ha affermato il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima, riferendosi “alle posizioni economiche del personale Ata, ai docenti inidonei, alla questione ‘quota 96’ ancora una volta senza risposta”.

Ancora una volta gli ostacoli più difficili da superare – osserva il sindacalista – sono quelli posti dal ministero dell’economia: si può comprendere la rigorosa attenzione al contenimento dei costi, ma è indice di grave miopia non capire che la spesa per dare più efficacia al sistema di istruzione è un investimento necessario al Paese. Quando poi il controllo dei costi arriva a invadere il campo sull’uso di risorse contrattuali (come nel caso delle posizioni economiche del personale ata), si da’ luogo a una sorta di appropriazione indebita, che non può essere tollerata”.

Ora è importante che si arrivi alla definitiva conversione in legge. I tempi sono oggettivamente molto stretti e non vogliamo veder messa a rischio la definitiva conversione in legge del decreto”.

Quali i tempi previsti? Il tour de force in Senato per convertire in legge il Dl del 12 settembre 2013 n. 104 comincia – ricorda Tiziana Caroselli sull’Ansa – martedì 5 novembre in Commissione Istruzione. Dopo l’esame della Commissione, il testo passerà in Aula per l’approvazione finale: l’Assemblea ha in calendario la discussione del decreto legge nella seduta pomeridiana di mercoledì 6 e nella giornata di giovedì 7. La conversione in legge dovrà essere effettuata improrogabilmente entro l’11 novembre.