Partono i PAS. Piano…

Una nota del Miur, a firma dei sue capi Dipartimento dell’istruzione e dell’università, Luciano Chiappetta e Marco Mancini, comunica che “si è dato avvio alla procedura per l’attivazione dei percorsi abilitanti speciali (Pas)”, rivolti ai docenti, non di ruolo, in possesso di almeno tre anni scolastici di servizio nell’arco temporale che va dall’anno scolastico 1999/2000 all’a.s. 2012/2013. “La particolarità di tali percorsi”, sottolinea la nota, “è data dall’assenza di prove di ingresso e dalla mancanza di attività di tirocinio, sostituite dall’esperienza professionale dei docenti”.

Il numero totale degli aspiranti al percorso Pas è di 68.892 unità, con forti variazioni nelle diverse classi di abilitazione. Sono in corso le verifiche da parte degli Uffici scolastici regionali (Usr) sui requisiti d’accesso e sulla valutazione dell’anzianità di servizio dei candidati.

Al fine di consentire la distribuzione degli aspiranti nelle università”, prosegue la nota, “il Miur renderà disponibile nella banca dati Rad dal 4 al 22 novembre 2013, una specifica sezione per la compilazione della scheda relativa ai Pas, in cui sarà pubblicato il fabbisogno regionale di ogni singola classe di abilitazione, come riferimento per le necessarie attività di coordinamento regionale”.

A seguito di tali verifiche e della rilevazione dell’offerta formativa da parte delle università; i Direttori regionali degli Usr d’intesa con le università provvederanno ad assegnare i candidati alle singole università della regione, per l’attivazione dei corsi. Nelle classi di abilitazione con un elevato numero di aspiranti, tale assegnazione potrà essere rimodulata al massimo su un triennio, in relazione alla capacità ricettiva delle singole università e all’effettivo numero di aspiranti; viceversa, nelle classi con un numero esiguo di candidati è auspicabile prevedere forme di aggregazione a livello regionale o interregionale.

Per le classi di abilitazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria le università dovranno prevedere contestualmente anche un percorso finalizzato al conseguimento della certificazione linguistica di livello B2 per la conoscenza della lingua inglese.

Cauta e un po’ imbarazzata la conclusione che allude ai costi che i corsisti dovranno sostenere per frequentare i PAS: “Nell’ottica di garantire omogeneità di comportamento e maggiore sinergia tra le parti interessate nell’attivazione dei Pas, si auspica che la Crui voglia assumere un ruolo di coordinamento tra il Ministero (università e istruzione), gli Uffici scolastici regionali e le università, anche nella definizione di un valore di sistema per il contributo di iscrizione a tali percorsi. Nel riconoscere l’onerosità di tale impegno, che assume un valore istituzionale nella formazione degli insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, si ringrazia per la collaborazione.