Tuttoscuola: Non solo statale

Paritarie. I sindacati chiedono di rispettare l’applicazione della riforma

Può sembrare strano, ma è proprio così: i sindacati scuola, compresi quelli confederali che ancora poche settimane fa chiedevano al Tar di sospendere l’applicazione della riforma Moratti, chiedono al ministero dell’Istruzione di intervenire sulle scuole paritarie per far rispettare la corretta applicazione della riforma.
A quanto affermano i sindacati, diversi istituti paritari, applicando, a quanto sembra, le indicazioni della loro associazione di categoria, stanno riducendo l’orario di funzionamento delle lezioni in quanto ritengono obbligatorio procedere in tal senso per applicare correttamente la riforma.
Per effetto della riduzione di orario di funzionamento delle scuole, si verifica una riduzione di organico del personale con conseguente licenziamento.
I sindacati, oltre a ritenere che la riduzione di orario non può essere considerata giusta causa per il licenziamento, sostengono che il decreto legislativo 59/2004 e le relative circolari del Miur vadano esattamente in direzione opposta a quella che viene messa in atto da quelle scuole paritarie. A questo proposito gli stessi sindacati citano, quale principio affermato dal Miur e da valere per tutte le scuole statali e paritarie, "l’unitarietà del percorso formativo, nel quale confluiscono inscindibilmente, e come facenti parte di un unico disegno formativo, gli insegnamenti obbligatori e quelli facoltativi (nota del 25 giugno 2004)"; una unitarietà cioè che demolisce, secondo i sindacati, la barriera tra le discipline obbligatorie e quelle opzionali.
Una valutazione opposta la dà l’AGIDAE, che ha rifiutato anche la proposta di un arbitrato da parte del Miur. Vista la posizione di stallo, i sindacati scuola hanno chiesto un incontro urgente ai direttori generali del Ministero, per far applicare le disposizioni ministeriali per la scuola statale anche alle scuole paritarie.

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