Paritarie, FISM Lombardia: ‘Sono un servizio pubblico e parte integrante del sistema nazionale di istruzione’

Il presidente FISM Lombardia, Giampiero Redaelli, già presidente FISM Nazionale, con una nota ha replicato alle dichiarazioni di Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della UIL Scuola, che nei giorni scorsi – commentando lo stanziamento di oltre 750 milioni di euro a favore delle scuole paritarie previsto dai decreti firmati dal Ministro Valditara – ha parlato di “ingente destinazione di risorse alle scuole paritarie” e di “una scelta politica inaccettabile”.

“Il sign. D’Aprile usa per le sue argomentazioni solo slogan dimostrando di non conoscere affatto la realtà del mondo paritario e l’effettiva ripartizione dei contributi ai privati divisi fra realtà d’ispirazione cristiana, ma anche comunali, dimostrandosi poco sensibile nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori delle paritarie non meno meritevoli di rispetto e considerazione delle loro colleghe e dei loro colleghi che lavorano nelle scuole statali. Inoltre al Sig. D’Aprile, alla guida di un’organizzazione sindacale poco rappresentativa nelle scuole dell’infanzia paritarie che rappresentano il 75% dell’intero mondo delle scuole paritarie, va ricordato ancora una volta, che le stesse svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione. Proprio come afferma la Legge sulla parità, la N. 62/2000, che quest’anno compie i 25 anni dalla promulgazione. Ricordo al sig. D’Aprile che questa legge sancisce che il sistema scolastico italiano è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali”.

Nella stessa nota, Redaelli ha diffuso alcuni dati ritenuti necessari sia per una corretta informazione, sia quale premessa per qualsiasi successiva riflessione, in particolare così descrivendo la ripartizione dei contributi destinati dal MIM alle paritarie. Secondo i dati diffusi dal presidente FISM Lombardia le risorse sono così ripartite: “496 milioni di euro destinati a tutte le Scuole paritarie, dei quali sulla base dei criteri previsti dal Decreto ministeriale circa 320 milioni alle scuole dell’infanzia che a livello nazionale coprono il 35% del servizio di scuola infanzia ( in Lombardia il 50%… ) più 90 milioni riservati alle Scuole dell’infanzia. 163 milioni e 400mila euro per il sostegno agli studenti con disabilità, unico aumento di 50 milioni di euro rispetto allo scorso anno previsto dalla Legge di stabilità 2025. Vuol dire che per tutti gli altri ordini e gradi di scuola paritaria, l’importo complessivo che lo Stato eroga è pari a €. 176 milioni compreso le convenzioni con la scuola primaria. Infine il numero eloquente riguardante la spesa per la scuola statale a bilancio della legge di Stabilità 2025: esso ammonta a €56 miliardi e 961.553.611 milioni di € ai quali, appunto, occorre togliere i 754.008.459 milioni destinati alle paritarie”.

Conclude la nota di Redaelli “L’auspicio è che quest’anno la politica possa porre fine all’ingiustizia che si perpetua da troppi anni e vede un diverso trattamento delle famiglie secondo le loro libere scelte quanto all’educazione dei figli. Ci si riferisce a quella sorta di visione classista che vede serie A e di serie B in base all’opzione scuole statali e paritarie… Insomma, sarebbe il vero regalo per il compleanno della Legge 62/2000. E noi ci speriamo”.

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