Tuttoscuola: Non solo statale

Paritarie/1. ‘Buono scuola’ di 1500 euro e niente Imu

Due forze della maggioranza di centro-destra – Noi Moderati e la Lega – hanno promosso i due emendamenti alla Legge di Bilancio che hanno fatto fare un concreto passo avanti alla prospettiva della parità anche economica degli istituti paritari. Il primo, presentato da Mariastella Gelmini di Noi Moderati, dispone un contributo, fino a 1.500 euro a studente, per le famiglie con Isee inferiore a 30mila euro che iscrivono i figli alle scuole paritarie fino al primo biennio delle superiori; il secondo, presentato dalla Lega, prevede l’esonero dall’IMU per gli istituti non statali che non svolgono attività commerciale. Norme che favoriscono un più agevole accesso delle famiglie meno abbienti alle scuole paritarie, e certo non ai diplomifici. 

Il plafond è limitato (20 milioni di euro), e potrà soddisfare solo una parte degli alunni potenzialmente interessati, ma viene giudicato positivamente dai sostenitori della parità, sia pure con gradazioni diverse: di un “passo importante per consentire anche alle famiglie non abbienti di poter esercitare il diritto di scelta educativa” parla il ministro MIM, Giuseppe Valditara. Di “segnale” e “piccolo passo avanti”, parla anche la presidente nazionale della Fidae, Virginia Kaladich, mentre molto più soddisfatti appaiono le associazioni cattoliche come Articolo 26, Pro Vita Famiglia e Moige, e soprattutto suor Anna Monia Alfieri, pur da sempre paladina della parità completa, per la quale si compie una “enorme passo avanti verso la piena garanzia del diritto alla libertà di scelta educativa, un diritto inserito nella nostra Costituzione”.

Soddisfazione esprimono anche le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana – AGeSC, Cdo Opere Educative-FOE, CIOFS scuola, FAES, la stessa FIDAE, FISM, Fondazione Gesuiti Educazione, Salesiani Don Bosco Italia, CNOS Scuola Italia, – aderente a “Agorà della parità”, che in un comunicato “registrano con favore i passi avanti che la Legge di bilancio 2026 segna verso l’obiettivo della libertà di scelta educativa e del crescente riconoscimento della scuola paritaria come servizio pubblico indispensabile per il Paese”, anche se poi aggiungono di essere “consapevoli che la strada da fare per il pieno compimento della libertà di scelta educativa sia ancora lunga”. Profonda soddisfazione viene espressa da AGIDAE in particolare per l’esenzione IMU: “Ci sono voluti vent’anni per vedere finalmente il riconoscimento, da parte dello Stato, di un diritto sacrosanto”.

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