Organico Covid Ata, 3 gennaio ultimo giorno per firmare

Dubbi e domande per la corsa contro il tempo in seguito alla nota ministeriale che proroga i contratti del personale ATA su assenze Covid: come abbiamo scritto due giorni fa il personale per l’emergenza potrà continuare a svolgere le proprie prestazioni anche dopo la data del 30 dicembre 2021

All’atto pratico però, tante sono le domande che si stanno ponendo i dsga e i ds. Una per tutte: la proroga vale dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 ma cosa accade se qualcuno non assume servizio dopo le vacanze di Natale? Per dirla con il calendario in mano, cosa accade se uno degli ATA su posto Covid non si presenta a scuola il 3 gennaio o se un docente non si presenta il 7 gennaio? Perderebbe il diritto a proseguire il rapporto di lavoro.

Altro punto:  la nota del Ministero dell’Istruzione del 28 dicembre specifica che le proroghe “possono” essere attivate per tutto il personale docente ed ATA con contratto a tempo determinato Covid in scadenza al 30 dicembre. In altre parole, il Ministero lascia decidere ai dirigenti scolastici se prorogare o meno i contratti. Considerate le esigenze delle scuole, si dà quasi per certo che tutti confermeranno i docenti e gli Ata che hanno lavorato nelle proprie scuole, salvo alcune particolari situazioni in cui potrebbero essere cambiate le esigenze delle singole istituzioni scolastiche. 
 
Infine, una questione pratica: la firma delle proroghe dei contratti. La nota del Ministero è uscita il 28, cioè quando le scuole erano già chiuse ed i docenti già partiti per le vacanze. Quali  i giorni utili quindi per stipulare i nuovi contratti?  Le scuole che non ce l’hanno fatta a far firmare la proroga a docenti e Ata entro la fine del 2021 – in concreto, le scuole che non sono riuscite, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre  a far andare in sede i destinatari dei nuovi contratti perché partiti per altre località di Italia o anche semplicemente tornati a casa – possono comunque procedere a far firmare loro i contratti il 3 gennaio. Intanto il Parlamento ha chiesto al Governo di aggiungere risorse finanziarie per poter garantire i contratti Covid fino a giugno. 

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