Ocse. Molto basso in Italia il numero di alunni per docente

L’articolo 64 della legge 133/2008 sulla manovra economica per la scuola prevede di “incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2011/2012, per un accostamento di tale rapporto ai relativi standard europei”.

Si tratta di una prima risposta al “quaderno bianco” del governo Prodi che considera il rapporto insegnanti/studente una questione da affrontare ai fini di una riallocazione delle risorse finanziarie destinate alla scuola.

Nella tabella D2.2 del Rapporto Ocse 2010 sull’istruzione, questo rapporto del numero di alunni per insegnanti per l’Italia è identificato in 10,6 nella primaria, in 9,7 nella scuola media e in 11,8 nella scuola secondaria superiore.

La media Ocse è di 16,4 alunni per docente nella primaria, di 13,7 nella scuola media e di 13,5 nelle superiori.

Nei principali Paesi europei si ha questa situazione: in Francia la primaria ha un rapporto di 19,9, la scuola media di 14,6 e le superiori di 9,4; in Germania 18 alunni per docente nella primaria, 15 nella scuola media e 14 negli istituti superiori; in Spagna il rapporto alunni/docente è di 13,1 nella primaria, di 10,3 nel primo grado e di 8,7 nelle superiori; in Gran Bretagna la primaria ha un rapporto di 20,2, la scuola media di 15 e le superiori di 12,4.

Curiosità: in Messico (che ha in assoluto i rapporti più alti per tutti gli ordini di scuola) nella primaria vi sono 28 alunni per ogni insegnante, nel primo grado 33,9 e nelle superiori 25,8.

Sotto il dato del rapporto dell’Italia per la scuola primaria vi è soltanto la Polonia; sotto quello italiano della scuola media vi sono soltanto tre Paesi; nelle superiori sono nove i Paesi che hanno una media del rapporto alunni per docente inferiore a quello dell’Italia.