Obbligo: ‘Forma’ non si accontenta

L’associazione “Forma”, che raccoglie gli enti di formazione professionale di ispirazione cristiana, non si accontenta del difficile compromesso sul biennio 14-16 anni inserito nella Legge finanziaria 2007 (percorsi scolastici affiancati da “percorsi e progetti” contro la dispersione, realizzati con la collaborazione di strutture formative inserite in un apposito elenco predisposto con decreto del Ministro della pubblica istruzione).
Per questo “Forma” ha elaborato e affidato al senatore Bobba della Margherita, già presidente delle ACLI, un emendamento alla Finanziaria volto a consentire la prosecuzione dei percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale, avviati dal 2003 nel quadro della riforma Moratti, “fino alla completa attuazione del riordino del secondo ciclo“. Cioè fino al 1° settembre 2013, sempre che il riordino abbia inizio con l’anno scolastico 2008-2009.
L’emendamento, sottoscritto anche dai senatori a vita Andreotti e Scalfaro, potrebbe creare qualche difficoltà politica all’interno dell’Unione perché va in direzione opposta alla posizione della cosiddetta sinistra radicale, che spinge per un biennio obbligatorio soltanto scolastico, e si oppone con fermezza ad ogni recupero dei percorsi triennali di istruzione e formazione come luogo di realizzazione dell’obbligo d’istruzione.
Che cosa succederebbe se il centro-destra votasse a favore dell’emendamento?