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Nuvola Lavazza: a Torino uno spazio innovativo con museo, cibo e cultura

Aprirà ufficialmente il prossimo 8 giugno la Nuvola Lavazza: uno spazio di oltre 30 mila metri quadrati, che produrrà idee e lavoro, cibo e cultura. Una Nuvola che da Torino si spalanca sul mondo, che ha il sapore deciso del caffè italiano e quella capacità, tipica delle nuvole, di far viaggiare l’immaginazione e di guardare lontano. Verso più di 90 Paesi in tutti i continenti e verso il futuro.

Nuvola Lavazza è uffici all’avanguardia, studiati per il benessere dei dipendenti e con il massimo rispetto dell’ambiente. È ristorante d’autore, simbolo di una nuova filosofia di condivisione allegra e informale dei cibi, di una nuova visione della cucina italiana contemporanea. Ed è anche un museo che accompagna i visitatori alla scoperta dell’universo del caffè, dei suoi rituali e della storia di successo di Lavazza nel mondo della comunicazione. Non solo: Nuvola è una piazza aperta alla città, è la possibilità di ammirare i resti di un’antica basilica paleocristiana all’interno dell’area archeologica, è un grande spazio eventi per ospitare dibattiti, congressi, appuntamenti culturali, musicali e artistici. 

Il progetto di Cino Zucchi, infatti, recupera e valorizza l’area dismessa dell’ex centrale elettrica nel quartiere Aurora. Nel luogo dove erano in funzione rumorosi macchinari, ora c’è un grande ambiente flessibile di oltre 4.500 metri quadrati pensato per produrre energia sotto un’altra forma, attraverso incontri e idee. Qui, nel corpo principale dell’edificio, sorge il grande spazio eventi della Nuvola Lavazza: La Centrale è in grado di accogliere fino a mille persone e ospiterà eventi, dibattiti, congressi, attività culturali, musicali e artistiche. 

E ancora, non ci sono buone idee senza cibo. Così, proprio sulla navata laterale della Centrale, che affaccia verso la piazza aperta alla città, si sviluppano i due luoghi della Nuvola Lavazza pensati per la ristorazione. La parola chiave è “condividere”: in questo caso l’espressione di una nuova filosofia del gusto e di una nuova modalità di consumo del cibo ispirata alla condivisione informale dei piatti d’autore.

Il concept di Ferran Adrià, la scenografia di Dante Ferretti e la cucina dello chef Federico Zanasi si fondono in un’esperienza gastronomica unica, in un luogo dal sapore magico. Condividere mette al centro la materia prima, la sostanza, il cibo e la sua qualità, riscoprendo il senso profondo – di spontaneità e di allegria – dell’ospitalità italiana. Il tempo riacquista valore e qualità, appare quasi sospeso.

Non solo. La qualità del tempo e il massimo benessere delle persone sono i due principi della Nuvola Lavazza che hanno dato vita al Bistrot: uno spazio innovativo di ristorazione collettiva, che supera lo stretto concetto di mensa aziendale. Qui i collaboratori di Lavazza possono mangiare fianco a fianco con gli studenti dello IAAD, ma anche con gli abitanti del quartiere o, ad esempio, approfittare della pausa pranzo per trascorrere del tempo con un famigliare o un amico.

E sempre l’8 giugno aprirà al pubblico il Museo Lavazza, un innovativo museo d’impresa che, progettato dallo studio internazionale di Ralph Appelbaum, permette di intraprendere un viaggio sensoriale-emotivo nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto con la storia della Famiglia Lavazza e, attraverso di essa, con la storia industriale italiana del XX secolo.

Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e i testi evocativi scritti dalla Scuola Holden con la supervisione di Alessandro Baricco accompagnano i visitatori e permettono una fruizione personalizzata ed altamente esperienziale. Il Museo è organizzato in cinque “gallerie”: Casa Lavazza riassume oltre 120 anni di storia, La Fabbrica si concentra sulla produzione del caffè, mentre La Piazza ne celebra il rito, L’Atelier rac- conta le collaborazioni creative dell’azienda e Universo invita a trovare il proprio posto nell’esperienza Lavazza.

Attiguo al Museo è l’Archivio Storico Lavazza. Uno spazio che racchiude la memoria aziendale attraverso migliaia di documenti, storie e immagini, permettendo una ricostruzione ricca di dati, dettagli e aneddoti: l’Archivio, pensato per essere aggiornato costantemente, è studiato per una facile consultazione e un semplice reperimento delle informazioni. 

Area Archeologica
Nel 2014 i lavori di costruzione della Nuvola Lavazza hanno portato alla luce i resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo d.C.: il progetto è stato così modificato in corso d’opera per tutelare e valorizzare il sito archeologico.

Si tratta di un’area di circa 1.600 metri quadrati che ora, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Architettonici e Culturali, si mostra ai passanti attraverso un’apposita copertura e una vetrata che protegge e permette di osservare i reperti archeologici.

Al centro della Nuvola, punto di incontro ideale tra la condivisione di progetti, di cibo e di cultura, c’è una Piazza aperta alla città, che fa dialogare l’Headquarter con La Centrale e il Museo Lavazza, Condividere e il Bistrot con l’Area Archeologica e la sede dello IAAD. La Piazza rappresenta una delle prime smart area di Torino, con illuminazione led a basso consumo; inoltre, gode di uno spazio verde progettato dalla landscape designer Camilla Zanarotti, che insieme alla Famiglia Lavazza ha selezionato attentamente piante ed alberi per dare vita a un luogo piacevole di connessione con la cittadinanza. Dalla Piazza è possibile accedere a un nuovo parcheggio pubblico con 180 posti auto. 

Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale.

 
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