Nuovi organi collegiali della scuola: esperti cercansi

Esponenti della maggioranza parlamentare hanno presentato una proposta di legge (vedi Organi di Governo delle Istituzioni Scolastiche) per nuovi organi collegiali della scuola. La proposta riapre il dibattito su un tema trascurato. Basti pensare che nel 2000 è partita l’autonomia scolastica senza un nuovo organo di governo collegiale.
Gli organi collegiali attuali, nati dai decreti delegati del ’74, sono in attesa di riforma da molto tempo. Il Governo nella passata legislatura non ebbe delega su questa materia, che venne lasciata alla libera iniziativa dei parlamentari. E non se ne fece niente. Alla Camera venne predisposto un testo che unificava varie proposte, ma tutto si fermò in commissione.
Quella della maggioranza è la prima proposta organica di riforma degli organi collegiali di questa legislatura, ma è facile prevedere che altre se ne aggiungeranno e, come avvenne in precedenza, contribuiranno ad arricchire il dibattito (senza ritardare, speriamo, l’approvazione della legge).
La nuova proposta prevede quattro organi collegiali: il consiglio di amministrazione, il collegio dei docenti (da strutturare in dipartimenti disciplinari, una specie di “commissioni permanenti”), gli organi collegiali di valutazione degli alunni e il nucleo di valutazione (sul funzionamento della scuola e della qualità del servizio scolastico).
Tre novità colpiscono: la presenza nel consiglio di amministrazione di un rappresentante dell’ente locale, la presidenza del cda affidata al dirigente scolastico e la massiccia immissione di “esperti” (3 nel consiglio e un numero non definito – almeno 2 o 3 – nel nucleo di valutazione).
Appaiono, però, legittime due domande: considerando che gli istituti statali sono più di 10 mila, dove si potranno trovare almeno 60 mila esperti da inserire negli organi collegiali di tutta Italia? Senza contare l’estensione probabile di organi collegiali nelle scuole paritarie.
E la Giunta esecutiva prevista dal regolamento amministrativo contabile dal 2002 che fine ha fatto?