Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una fase di consultazione pubblica sul nuovo testo delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. La bozza del documento, pubblicata il 11 marzo 2025, è stata redatta dalla Commissione appositamente costituita per aggiornare e rivedere le linee guida del sistema educativo, al fine di rispondere alle nuove esigenze pedagogiche e didattiche del contesto scolastico contemporaneo.

La pubblicazione della bozza segna l’inizio di una fase di consultazione che coinvolgerà attivamente diversi attori del mondo scolastico. La Commissione ha organizzato incontri con associazioni professionali e disciplinari, rappresentanze degli studenti, sindacati e associazioni dei genitori, per raccogliere osservazioni e suggerimenti che contribuiranno alla definizione definitiva del documento.

Inoltre, per permettere la partecipazione anche alle istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione, è stato predisposto un questionario online. Il questionario, disponibile fino al 10 aprile 2025, si concentra su alcuni aspetti specifici della bozza ritenuti di particolare rilevanza. Le scuole possono accedere al modulo attraverso un link inviato direttamente a ciascuna istituzione tramite e-mail ufficiale dal Ministero (noreply.comunicazioni@istruzione.it).

Le risposte fornite potranno essere memorizzate ad ogni sessione di compilazione, consentendo ai docenti e ai responsabili scolastici di completare il questionario in più fasi, purché la compilazione venga conclusa entro la scadenza del 10 aprile 2025. Il Ministero sottolinea l’importanza di una partecipazione attiva e condivisa da parte degli insegnanti, affinché le modalità di compilazione siano gestite in modo tale da raccogliere contributi significativi da parte di tutta la comunità scolastica.

In caso di difficoltà tecniche durante la compilazione del questionario, le istituzioni scolastiche sono invitate a segnalare eventuali problematiche all’indirizzo e-mail urp@istruzione.it.

Di seguito il questionario: