Nuove Indicazioni Nazionali, Valditara: ‘Vogliamo una scuola più seria’. Che ruolo avranno i docenti? ‘Sarà molto importante la formazione in servizio’

Nuove Indicazioni Nazionali, il tema è caldo. Lo scorso 11 marzo è stato pubblicato dal MIM un primo documento che dovrà essere oggetto di una consultazione. Ne abbiamo parlato con il ministro stesso dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a margine dell’evento di apertura di Fiera Didacta Italia, a Firenze.

“Abbiamo dato così grande importanza alla grammatica perché è importante nelle relazioni, per sapersi esprimere, saper comprendere – ha spiegato il ministro nel corso del punto stampa – . Perché è importante la memorizzazione? Nell’epoca di Internet, dei cellulari, si rischia di perdere l’abitudine a memorizzare e soprattutto crediamo che la poesia sia condividere condividere delle emozioni, saper cogliere le espressioni raffinate di chi ha avuto quelle intuizioni, quel pensiero profondo. Perché il latino? Perché abitua alla logica, al ragionamento. Serve per conoscere meglio la lingua italiana, per esprimerci più correttamente e perché ci consente di approfondire quei pilastri valoriali della nostra civiltà. Perché la Storia dell’Occidente? Perché dobbiamo capire, ricordarci dove dobbiamo andare, per conoscere quali principi hanno ispirato anche la nostra Costituzione. Perché la calligrafia? Perché il maiuscolo è la lingua di chi urla, il corsivo di chi vuole riflettere. I nostri ragazzi non sanno più scrivere in corsivo. So che a un esame per diventare avvocati, alcuni candidati hanno scritto in stampatello. Vogliamo una scuola più seria“. 

Non potevano mancare le domande sull’ingresso della Bibbia in classe. “Più spazio alla Bibbia, come all’Iliade e all’Odissea, non certo come fenomeno religioso, ma come un fenomeno culturale – ha detto Valditara -. Come si fa a non conoscere la Bibbia se si vuole comprendere l’arte, non solo italiana, ma anche europea. Come si fa a non conoscere la Bibbia se si vuole comprendere la nostra letteratura? E poi perché l’Iliade e l’Odissea? Pensate all’importanza di Ulisse per un grande scrittore come James Joyce, per esempio. Pensate all’Eneide per Thomas Elliot che nel 1944 scrisse quanto è importante il messaggio di Virgilio”.

Noi di Tuttoscuola ci siamo poi soffermati sul ruolo che avranno i docenti nell’accogliere, sostenere e orientare i genitori. Ruolo che viene sottolineato nelle nuove Indicazioni. Ci siamo infatti chiesti quali competenze dovranno avere per ricoprire questo ruolo e in che modo verranno reclutati: “Gli insegnanti – ha risposto il ministro – verranno sempre selezionati sulla base delle norme attuali dei concorsi, del reclutamento, che stiamo già attuando all’interno del piano del PNRR. E’ importante semmai puntare sempre di più sulla formazione che nell’atto di indirizzo per il contratto ho voluto appunto che fosse obbligatoria, ma anche verificata e valutata. La formazione in servizio è fondamentale e dovrà essere sempre di più una formazione attenta agli aspetti, da una parte disciplinari e dall’altra pedagogici“. 

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