Nuove Indicazioni Nazionali, Perla: ‘Necessarie per affrontare le nuove esigenze educative’. Le novità presentate in Senato

Lo scorso 18 marzo, davanti alla Settima Commissione del Senato, Loredana Perla, coordinatrice scientifica della commissione incaricata di redigere le nuove Linee di indirizzo per i curricoli scolastici, ha presentato i dettagli del lavoro svolto e le principali novità contenute nella bozza delle nuove Indicazioni Nazionali, pubblicata l’11 marzo scorso. Perla ha ripercorso le tappe della commissione, istituita un anno fa con il Decreto Ministeriale 18 marzo 2024 n.47. Ha spiegato che il lavoro delle commissione è stato il frutto di un lungo processo di ricerca e confronto, volto a rispondere ai profondi cambiamenti sociali e tecnologici degli ultimi decenni. “Le nuove Indicazioni Nazionali – ha detto la professoressa – sono state necessarie dopo oltre vent’anni dall’ultima edizione, per affrontare le nuove esigenze educative e rispondere ai mutamenti nelle dinamiche scolastiche.

La pandemia e l’uso massiccio delle tecnologie hanno avuto un impatto significativo sulla relazione tra studenti, famiglie e scuole – ha continuato Perla -. Abbiamo dovuto considerare gli effetti della dispersione digitale e il senso di isolamento relazionale che ha colpito molti studenti“, ha dichiarato, aggiungendo che la revisione mira anche a “rispondere alla crescente marginalizzazione dei saperi umanistici e a riequilibrare il curriculum scolastico.”

La coordinatrice delle Nuove Indicazioni Nazionali ha quindi sottolineato che il lavoro della commissione è stato caratterizzato da un approccio inclusivo e scientifico. “Abbiamo coinvolto oltre 100 esperti, tra cui accademici, professionisti della scuola, dirigenti scolastici e rappresentanti delle famiglie”, ha detto Perla. “Abbiamo istituito un confronto aperto con tutte le realtà del mondo scolastico, includendo anche sindacati e associazioni studentesche, per raccogliere una visione condivisa e plurale.”

Le principali novità delle nuove Indicazioni

Un elemento centrale delle nuove Linee Guida, come ha evidenziato la Prof.ssa Perla, è il “ritorno della centralità delle conoscenze, segna un ritorno alla centralità delle conoscenze per l’apprendimento e supera la presunta contrapposizione fra competenze e conoscenze”. 

Una delle novità più significative riguarda l’introduzione dello studio del latino alle scuole medie. “Lo studio del latino non sarà obbligatorio, non sarà obbligatorio ma servirà a comunicare e rafforzare la consapevolezza della relazione storica che lega la lingua italiana a quella latina e a rendere evidente come il latino costituisca un’eredità condivisa e un elemento di continuità tra le diverse culture europee’“, ha sottolineato.

Con l’intento di rispondere alla pervasività delle tecnologie, Perla ha inoltre annunciato che l’informatica verrà introdotta fin dalla scuola primaria “per consentire allo studente di maturare competenze fondamentali in un mondo sempre più digitale, per un uso consapevole, sicuro e socialmente responsabile della tecnologia“. Inoltre “gli studenti devono imparare a usare la tecnologia in modo consapevole e sicuro, comprendendo non solo gli aspetti tecnici, ma anche le implicazioni sociali ed etiche dell’Intelligenza Artificiale“, ha detto.

Evidenziata poi l’importanza di ripristinare alcuni “fondamentali” dell’educazione. “Abbiamo deciso di rilanciare l’importanza della scrittura, in particolare attraverso il corsivo e la calligrafia, per contrastare l’eccessiva esposizione agli schermi e favorire un pensiero riflessivo”, ha dichiarato. “La scrittura a mano non solo sviluppa la coordinazione oculo-manuale, ma aiuta anche a prevenire il fenomeno del brain root, che riguarda i ragazzi troppo esposti agli schermi degli smartphone.”

Perla ha sottolineato che l’insegnamento della grammatica e dell’ortografia sarà rafforzato. “È essenziale che gli studenti acquisiscano una solida competenza linguistica già nei primi anni di scuola, per migliorare la comprensione testuale e l’alfabetizzazione funzionale“, ha aggiunto.

In merito alle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), la coordinatrice delle Nuove Indicazioni Nazionali ha annunciato che è previsto un potenziamento delle attività sperimentali e del metodo laboratoriale. “Le STEM non devono essere insegnate come discipline separate, ma devono essere collegate tra loro, partendo dall’esperienza concreta e collegandole alla realtà quotidiana. Solo così riusciremo a stimolare la creatività e l’innovazione“, ha affermato.

Un altro aspetto fondamentale è l’integrazione delle arti con le scienze. “Per affrontare le sfide del futuro, dobbiamo superare la frammentazione dei saperi. La scuola deve mettere in relazione le scienze con le arti, con la storia e con la cultura, per stimolare un approccio organico e unitario”, ha dichiarato.

Perla ha infine sottolineato che le grandi opere letterarie torneranno a occupare un ruolo centrale nel curriculum scolastico. “La lettura di testi come la Bibbia, l’Iliade, l’Odissea e le opere classiche deve essere valorizzata per far comprendere agli studenti le radici della cultura occidentale“, ha detto. “Vogliamo che i ragazzi comprendano i significati di queste storie universali e si confrontino con diverse tradizioni culturali e storiche.”

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